Eurovision 2014 – 2a semifinale: donna barbuta, sempre piaciuta

Creato il 09 maggio 2014 da Signorponza @signorponza

A me l’onore di commentare la seconda semifinale di questa maratona della musica del vecchio continente.

L’inizio della trasmissione è preceduto da un video introduttivo; siccome stavo stirando, non l’ho guardato con molta attenzione, ma vi posso assicurare che la musica apocalittica in un crescendo di drammaticità è la stessa che si usa SEMPRE in tutte le convention aziendali. In prima fila ci saranno stati gli investitori boccaloni che si saranno emozionati come matti, noi a casa a grattarci. Comunque. Inizia lo spettacolo, e già i commentatori a gufare come non mai. Si parla già delle doti sopraffine di Emma Marrone, e noi a casa a grattarci di nuovo.

Iniziano le esibizioni, in un ritmo incalzante che è tipico di questa manifestazione e del mio salumiere quando serve le vecchiette e vede che si sta facendo coda. Una frenesia che poi uno scambia la lonza con la trippa.

  • La prima nazione ad esibirsi è Malta. Già che si presentano in millemila sul palco è un buon motivo per escluderli di diritto dalla gara. Si ritorna di prepotenza al passato, e la mente corre ai  Chumbawamba, e il cuore perde un battito. Oltretutto pare ci siano delle tresche assurde nel gruppo, tipo che c’è dentro sorella e fratello, ma cosa sono? Dai, seriamente. Andiamo avanti.

  • Arriva il turno di Israele : tutti noi pensiamo ad Israele e subito l’associazione mentale è quella con Bar Rafaeli. Ecco, scordiamocela. Arriva una ragazza con una voce da trans raffredato, e – top dell’avanguardia – è pettinata con una coda a banana. Io inorridisco, Aldo Coppola si ribalta nella tomba.

  • Terza Nazione ad esibirsi. La Norvegia. Boh. Questa me la sono persa totalmente, perchè è arrivato il sushi a domicilio. Nell’ignoranza, dico bravi bene.

  • Ed arriva, rapido come un coito di Formigoni, la Georgia. Anche questa l’ho vista poco, visto che ero impegnata ancora con il susharo a farmi dare il resto, comunque posso dire che c’era un parapendio sul  palco, quanto basta a farmi dire “Per me è occhei“. Oltretutto ho scoperto che la Georgia non è solo stato degli Stati Uniti, tu pensa quante cose si imparano con questi programmi. Meraviglioso.

  • E’ il turno della Polonia: tutti hanno sperato arrivassero le zoccole polacche, e così è stato. Ovviamente tutte belle versate in costumi tipici, che novità. C’è stata un po’ di confusione tra una sagra di paese e la competizione, percui mi è venuto subito da rimpiangere Dragostea din tei.

  • Nuova esibizione: L’Austria. Possiamo tranquillamente andare tutti a casa, visto che a cantare c’è Conchita Wurst, una trans. Lei DEVE vincere, in quanto ha detto di ispirarsi ai look di Victoria Beckham e quindi LA AMIAMO TUTTI E SENZA RISERVA ALCUNA. Oltretutto ha la barba, cosa che ormai sanno anche i muri gli etero, ma il punto è un altro. Da domani tutte libere di non depilarsi e via. Io l’ho trovata stupenda, anche se oggettivamente quella barba è un po’ inquietante. La canzone boh, non l’ho ascoltata perché ero occupata ad invidiare l’abito, degno di una Valeria Marini dei tempi d’oro.

  • Lituania. Una performance a due, la cantante e il ballerino. La prima cosa che è balzata all’occhio è stato il Tanto, tanto, TANTO nero, un abito corto che vorrei avere io per uscire domani sera e dei capelli stupendi. Vilija Matačiūnaitė si è pure esibita in una serie di mosse Puttan pop, quindi per me è ok. Poi c’è stato anche il l’effetto wannabe – Britney con il fumo, un tripudio di geyser che quelli della prima fila avevano le lacrime agli occhi.

  • Nuova canzone sul rullo ininterrotto della diretta, Finlandia. “Rock moderno” , dicono i commentatori per descrivere lo stile dei Soft Engine. La canzone risulta troppo etero nel complesso, ma loro sono carini, tipo il cantante me lo farei. Tuttavia il rock per me ha lo stesso appeal di una mela cotogna, quindi boh.

  • Arriva il momento del giudizio per l’Irlanda. La canzone mi piace molto, ma la cantante è veramente confusa. Dove vuole andare con quel codazzo dell’abito di Zara e la fascetta attorno alla testa? Deve forse tenere insieme il cervello? No. No. NO. Carla pensaci tu.

  • Vengono gettati sul palco gli amici della Bielorussia: BASTA COI CAPELLI A SPAZZOLA. Seriamente. La canzone non è poi così male, ma sono tutta concentrata nel maledire l’hair stylist di questa gente.

  • E uno dopo l’altro, ecco che è il turno della Macedonia: Tijana mi piace, molto frigidona algida. Funziona. Se ne sentiva la mancanza, dopo le mignotte della Polonia che cagliavano il latte sul palco. Tijana ha dato un attimo di decongestione alle mutande dei bavosi all’ascolto, e per questo va apprezzata.

  • Svizzera: Sebaster arriva da Lugano, mi domando se canti con l’accendo odioso della Hunziker quando fa la simpatica. Poi inizia la canzone con i fischi e io prenderei a sberle, anche se è un tipo che i tre quarti della gente che bazzica su questo blog si farebbe senza troppi pensieri.

  • Dopo tutte queste esibizioni la mente inizia a vacillare, ma è il turno della Grecia. I greci vincono perchè sono tipo club dogo (tamarri) e blue (bellocci, ma di quella mezza bellezza fastidiosa). E poi, cosa cazzo c’entra il tappeto elastico? Hanno fatto come in quella sfortunata edizione di Amici in cui c’era Yuri Chechi come professore di ginnastica. Dimentichiamoli e speriamo in una loro eliminazione.

  • Slovenia: nessuno ci scommette troppo, perchè lo stilista della cantante è quello che disegna i costumi orrendi delle pattinatrici sul ghiaccio. Lei ha la faccia troppo tonda per essere credibile.

  • Ultima nazione in gara, la Romania: io pensavo che uscissero sul palco con le autoradio sottobraccio, e invece. Poi vedo il cantante e rimpiango di non averli visti uscire sul palco con le autoradio sottobraccio. Ma il peggio è dietro l’angolo, anzi dietro il tondo. Una pianola rotonda, ma che senso ha? Li amo e li disprezzo allo stesso tempo.

Finiscono le esibizioni, e tra un balletto australiano e l’altro arrivano dei minorenni che – come dire – danno la merda a tutti i ballerini di Amici di questa e di tutte le edizioni che verranno. Poi arriva l’ottuagenaria che fa la spaccata, e lì io capisco come voglio diventare da grande, mentre Angela Favolosa Cubista sta rosicando di rabbia.

Ed ecco i finalisti:

  • Svizzera
  • Slovenia
  • Polonia
  • Romania
  • Norvegia
  • Grecia
  • Malta
  • Bielorussia
  • Finlandia
  • Austria

Abbiamo dei seri dubbi sulla lucidità mentale dei votanti, già tremo al pensiero di cosa ci riserveranno le elezioni europee.

Concita sei tutti noi, riscattati e spacca tutto nella finale con i peli anche sul petto. Polonia indegna, la gnocca vende sempre. Norvegia TORNATE A FARE LA NEUTROGENA, che è l’unica cosa che sapete fare.

Detto ciò, questa maratona veloce mi ha sfinito. Vi lascio con il sondaggio finale per indicare i vostri preferiti di questa semifinale.

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Nel frattempo, come è giusto che sia, nel sondaggio sulla prima semifinale sta vincendo il Portogallo con il 20% dei voti: segue l’Irlanda a 6 punti di distacco.

Ci si risente sabato, limoni duri a tutti!

[Clicca qui per ascoltare le canzoni e leggere la cronaca della prima semifinale]

Il post Eurovision 2014 – 2a semifinale: donna barbuta, sempre piaciuta, scritto da Wannabefre, appartiene al blog Così è (se vi pare).


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