A rappresentare l'Italia, quest'anno ci hanno spedito la cofana di Nina Zilli con "L'Amore E' Femmina". Dopo "L'Amore Verrà" sappiamo così finalmente anche che sesso avrà.
La Zilli ha lasciato mezzo mondo a bocca spalancata con il suo stile retrò, la sua impeccabile interpretazione e un ritmo swing anglo-italiano che deve aver mandato in stato confusionale anche i traduttori simultanei tipo Olga Fernando. Il brano potrebbe però essersi rivelato un boomerang per la Nina bilingue: un po' troppo sofisticato ed elegante, se messo in competizione con quello vincente della Celine Dion scalza, la svedese Loren con l'inspiegabile "Euphoria". Sicché l'Italia si prende un 9° posto e sfanga il rischio di doversi sobbarcare l'intera organizzazione dell'evento per il prossimo anno, come regolamento vorrebbe. Incombenza che ora spetterà invece alla Svezia vincitrice.Ma non è stata solo Nina a fare lapilli. A parte il tifo sfegatato per lei, mi sono molto piaciute anche: "Love is Blind" di Donny Montel, il ragazzo lituano bendato con tanto di capriola (che non ho capito che caxxo c'entrasse con la canzone) "Standing Still" di Roman Lob popparolo semifigo tedesco "Be My Guest" di Gaitana, una specie di Anastasia ucraina "La La Love" di Ivi Adamou, la cipriota che pareva Shakira dopo un frontale con Anne Hataway. Pezzi da non sottovalutare nell'affollato panorama musicale europeo, alcuni dei quali potrebbero invadere presto le nostre frontiere radiofoniche come i vandali quelle dell'impero romano e tormentarci per tutta l'estate a venire...