C’è evidentemente un problema in questa nazione se un paio di gambe, belle oltretutto, con un paio di ultra classiche ballerine e coperte – sì poco coperte da una gonna leggera, sai com’è il caldo – creano tutto questo vociare.
C’è un problema se le gambe di una donna in una foto che non ha niente di volgare – poì vabbè sì è un parere soggettivo ma onestamente per me volgare vuol dire tutt’altro – fanno ancora paura che neanche prima di Mary Quant o in epoca vittoriana.
C’è un problema, soprattutto, se oggi alcune donne si sentono costrette a sentirsi offese da un paio di gambe su un manifesto del Pd. (Trovata che al di là di tutto reputo ingenua e banale).
E’ che stiamo perdendo un po’ di vista le questioni serie se ci impelaghiamo per un paio di gambe. Se delle gambe, in questo momento storico, servono ancora una volta a mettere delle donne contro altre donne, le sante contro le puttane, quelle che proprio non possono non dirsi indignate perché altrimenti perderebbero di credibilità agli occhi di quelli che hanno attaccato fino a ieri, contro quelle per cui delle gambe nude, invece, possono anche essere semplicemente delle belle gambe nude. E’ sempre Eva contro Eva o molto più banalmente una lotta nel fango per il divertimento di quelli che si divertono a guardare.
Che poi – detto per inciso – se il Pd fosse un’agenzia pubblicitaria che fa questo proprio per mestiere, non si potrebbe che dire soddisfatto.
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