Diciamocelo francamente, ormai che grandi aziende o grandi imprenditori evadono le tasse non mi stupisce più, proprio per niente anzi se le cose in Italia dal punto di vista fiscale non cambiano continuerò a sostenere che chi può evadere fa bene perchè è lo stato che constringe a farlo, ovviamente oggi se vuoi sopravvivere e guadagnarci in Italia non puoi assolutamente pagare tutte le tasse, peccato solo che c’è chi può evadere e chi no, o evadi da subito e sempre e in maniera strategica oppure sei fritto perchè poi oltre il danno anche la beffa, quindi che anche due stilisti di calibro internazionale come Dolce e Gabbani vengono condannati dal Tribunale di Milano per evasione fiscale per un ammontare di circa un miliardo di euro non mi stupisce.
Anche in questo caso suggerirei al nostro governo un’altra gallina dalle uova d’oro dove trovare le risorse per non aumentare l’Iva e abolire l’Imu.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana, i due fondatori della multinazionale della moda, dovranno anche risarcire, assieme ad altri imputati, l’agenzia delle Entrate, costituita parte civile nel processo. Lo ha deciso il giudice Antonella Brambilla, che ha stabilito un risarcimento a titolo di provvisionale di 500mila euro. Il giudice della II Sezione Penale, oltre a condannare i due stilisti a un anno e otto mesi, ha inflitto altre quattro condanne ad altrettanti imputati, tra i quali il fratello dello stilista, Alfonso Dolce, e altri manager, tutti sotto i due anni e con la sospensione condizionale della pena. Un imputato invece, Antoine Noella, è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.