Tra gli appuntamenti più importanti della (interessantissima) fiera Ecomondo, vi sono gli Stati Generali della Green Economy, nel quale si riunisce il mondo dell’economia verde. Tra i “numeri” lanciati nell’edizione 2014 mi hanno colpito (poteva essere altrimenti?) quelli dei social legati all’evento nell’evento. Nel corso della due giorni sulla Green Economy – come riporta il comunicato ufficiale di Ecomondo – sono stati 2.500 i tweet con #statigreen14, circa 600.000 le impressions solo il secondo giorno, registrate dai tweet contenenti l´hasthtag #statigreen14 e più di 250.000 gli account (profili raggiunti). In vista del seminario che terrò a Bologna (Eventi 2.0) per conto dell’ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna e in collaborazione con FIMA, ho rivolto ad Ecomondo delle domande di approfondimento, sul loro rapporto con i social.
1) I social network di Ecomondo sono seguitissimi. Secondo voi quali sono i motivi di tale successo?
Esiste un preciso orientamento da parte di Ecomondo e Rimini Fiera a sviluppare sempre più la comunicazione social. Per questo abbiamo creato un Team dedicato formato da professionisti esterni che lavorano in sinergia e accordo con noi. Abbiamo costruito un Piano di Comunicazione specificamente pensato per i media sociali, articolandolo in maniera continuativa su base annuale. La dedizione è uno dei punti di forza, così come l’innovazione: abbiamo la possibilità di sperimentare e di creare/adattare nuovi format come nel caso di TweeTube, un mix tra twitter e YouTube che abbiamo utilizzato durante la scorsa edizione e ci ha permesso di trasmettere in tempo reale interviste e contributi con operatori, stampa ed espositori montando su uno smartphone i video realizzati in real time e diffondendoli immediatamente dopo.
2) Utilizzate i social solo per dare informazioni (come se fossero dei siti internet) o interagite? In tal caso, da uno a dieci, che importanza darebbe all’interazione nel’uso dei social?
Crediamo che l’interazione sia fondamentale in una dimensione come quella social. Non ci poniamo come “media” o content provider “classici” ma miriamo al dialogo. La conversazione è l’elemento fondante. Abbiamo sviluppato “dialoghi” interessanti con stakeholder e con altri operatori del settore. Ospitiamo spesso i contributi di green blogger e simili, abbiamo contributo alla nascita della FIMA, Federazione Italiana Media Ambientali. Da uno a dieci, crediamo che l’interazione valga il massimo del punteggio
3) Come divulgate l’hashtag da usare per la fiera? Solo via social o anche diverse forme di comunicazione?
Facciamo dei rimandi anche sui strumenti “non social“, come i cataloghi, Flyer, il sito ufficiale della manifestazione, i comunicati stampa… L’esperienza deve essere sempre a 360°