Happy Days (Giorni Felici) è una situation comedy televisiva statunitense di grande popolarità e successo andata in onda in prima visione negli Stati Uniti dal 15 gennaio 1974 al 24 settembre 1984 sulla rete televisiva ABC. La serie, creata da Garry Marshall, presenta una visione idealizzata della vita americana, a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta.
La serie, ambientata a Milwaukee, è imperniata sulle vicende quotidiane della famiglia Cunningham.
La serie narra le vicende di una famiglia borghese degli anni cinquanta e sessanta (il periodo va, presumibilmente, dal 1953 al 1963) che vive nella città di Milwaukee, nel Wisconsin. Vi viene rappresentata la vita, l’amicizia, l’amore, le feste, il cinema, la cultura, la musica, l’esilarante divertimento e lo stile di vita di quella generazione di adolescenti americani che hanno vissuto il “Sogno Americano” nella luminosa e prospera epoca degli Anni ’50 (e primi ’60), quella stessa epoca compresa fra la fine del coinvolgimento statunitense nella guerra di Corea e la vigilia di quello nella guerra in Vietnam. In maniera forse un po’ stilizzata, viene presentato il modello dell’American Way of Life nei suoi aspetti più positivi, immerso in questa coloratissima serie imperniata sulle innumerevoli avventure di Richie, Potsie, Ralph Malph, il famigerato Fonzie, la famiglia Cunningham ed una miriade di altri personaggi che compaiono con l’avanzare della serie.
La famiglia Cunningham è composta da Howard (Tom Bosley), proprietario di un negozio di ferramenta, da sua moglie Marion (Marion Ross), casalinga, e dai figli Charles detto Chuck, Richard detto Richie (Ron Howard) e Joanie (Erin Moran). Il figlio maggiore Chuck appare sporadicamente solo durante la prima e la seconda stagione (interpretato da due diversi attori, Gavan O’Herlihy e Randolph Roberts), per poi scomparire dal cast senza spiegazioni da parte degli autori, lasciando solo i due figli minori in età adolescenziale.