Dolly è stata prodotta al Roslin Institute in Scozia a pochi chilometri da Edimburgo, dove ha vissuto fino alla morte avvenuta circa sette anni dopo. Gli scienziati annunciarono la sua nascita solo l’anno successivo, il 14 febbraio 1997. Il nome “Dolly” è nato dal suggerimento del suo allevatore che ha contribuito nel processo di clonazione, in onore alla prosperosa cantante country Dolly Parton, dato che la cellula clonata era una cellula mammaria.
Il metodo utilizzato da Ian Wilmut per ottenere la clonazione a partire da una cellula somatica adulta consiste nel trasferimento nucleare di cellule somatiche; I nuclei di cellule non appartenenti alla linea germinale del donatore vengono trasferite in cellule embrionali denucleate (private del proprio nucleo) e quindi indotte ad avviare lo sviluppo del feto. Tramite tale metodo Dolly è stata clonata nel 1996 a partire da cellule prelevate da una pecora donatrice di 6 anni. Il 9 aprile 2003 i resti impagliati di Dolly sono stati posti al Royal Museum di Edimburgo, che fa parte del National Museums di Scozia.