Le immagini di Bavčar dal 19 gennaio al 25 marzo al Museo di Roma in Trastevere. Una selezione delle sue famose stampe in bianco e nero e in anteprima assoluta per l’Italia alcuni dei suoi scatti a colori.
© Evgen Bavčar / Courtesy Esther Woerdehoff 2011
Non vedente dall’età di 12 anni a causa di due incidenti, gli scatti fotografici di Evgen Bavčar sfidano ogni legge naturale, sottolineando quanto può essere sottile ma così grande la differenza tra vedere e guardare. L’occhio interno, l’occhio che preme su ciò che si percepisce, l’occhio che assapora profumi e che ascolta i rumori.
Dotato di una profonda sensibilità, il fotografo sloveno porta alla luce aspetti invisibili ai vedenti. Ricordi, suggestioni e personali interpretazioni della luce, fatta propria nel momento in cui ha smesso di splendere agli occhi di Bavčar; visioni sognanti, luoghi dell’anima, immagini mentali che prendono forma e che si traducono in scatti poi scelti dagli amici. Atmosfere notturne che ci riportano in una dimensione surreale e così magica da pensare che forse nessun senso è indispensabile se si riesce a trasformare un sogno in realtà.
T.iG.er