Un po' di tempo fa mi è venuto in mente di andare a vedere cosa scrivevo a distanza di un anno prima esatto, ed è uscito questo:La pupa è mobile qual piuma al vento
Allora mi era sembrato carino scrivere un piccolo proseguio, tanto per dar modo di verificare se fosse possibile venirne fuori. Iniziato e non terminato nè pubblicato per mancanza di tempo, aggiorno oggi.
Ecco cosa era venuto fuori:
A oggi, 11 maggio 2012, la Pupa ha un anno, nove mesi, tre settimane e due giorni (grazie, contatore elettronico).La pupa presentasi potenzialmente scissa in diverse pupe, ma con ripartiture meno nette rispetto al passato e frequenti incursioni di campo dell'una nell'altra.
Possiamo comunque affermare a grandi linee che le principali manifestazioni di pupa sono al momento raggruppabili nei seguenti grandi gruppi:
Sembrerebbe comunque una specie in via di assestamento, e gli esperti ritengono che ci siano buone possibilità di diffusione su più larga scala a condizione di un habitat idoneo al suo insediamento.
La Pupa Cogitans non dimostra particolari propensioni sociali, per quanto risulti un esemplare piuttosto mansueto e raramente aggressivo. Le sue principali attitudini tuttavia la portano in genere a snobbare la compagnia di simili e condurre un'esistenza piuttosto appartata, almeno nel breve periodo. Si lascia facilmente coinvolgere in attività manuali, intellettuali, musicali, artistiche o verbali, dimostrando una spiccata capacità a gestire da sola i propri tempi e le proprie manovre, ma il più del tempo è in grado di razzolare per conto suo, in genere impilando librini cartonati dopo un'accurata e fantasiosa lettura, che spesso indirizza a ipotetici ascoltatori o anche a individui così detti "transizionali", non propriamente animati, per quanto dotati di una certa loro personalità e capacità di interazione unicamente con Pupa Cogitans o affini (vedi anche Pupa Loquens).
Il verso caratteristico di una Pupa Cogitans è descrivibile come una sorta di borbottio-mugolio, a tratti intervallato da più facilmente udibili sonorità acute, nelle quali è stato possibile isolare alcuni fonemi significanti, tra cui: "Dai buttati Giulioconiglio", "Guadda, semba una meduda"; "Cosa fai tatta'uga, eh?" o "Come ttai Pinocchio? Bello bellittimo, ca'o Pinocchio".
Secondo esemplare isolato di pupa innocua all'uomo.
La forza di questa forma di pupa risiede principalmente nella sua capacità locutoria. Si ritiene che la Pupa-loquens sia una diretta derivazione della primitiva forma di Pupa Simpatica, della quale conserva i tratti fondamentali. La pupa loquens si differenzia della semplice Pupa Simpatica per una caratteristica emissione e continua di suoni variamente articolati e di senso compiuto, che a seconda della funzione assumono declinazioni e tonalità differenti.
In poche parole la Pupa loquens non sta mai zitta, sin dal primo risveglio, quando inizia a enumerare i librini che vede ben disposti sullo scaffale attiguo al suo lettino, dal quale attinge poi iniziando a leggere al gatto peluche Amleto o alla bambola Tittiottella alternativamente a partire dall'indice o dalla prima pagina, riempiendo le lacune mnemoniche con mugolii indistinti e passando quindi al successivo.
La Pupa loquens descrive in genere tutto quello che fa, si lancia in articolati resoconti di fatti svoltisi in un tempo non ben determinato istituendo frequenti similitudini tra se stessa e vicende di personaggi noti, quali Popoff e Giulio Coniglio, attacca facilmente bottone con chiunque ed è solita intavolare complesse conversazioni filosofiche coinvolgendo qualunque essere, animato o no, le si pari dinnanzi.
In alternativa la Pupa loquens può attaccare una compilation di canzoni di cui un ascoltatore attento stenterà a riconoscere melodia e testo, pur cogliendo qua e là indizi che possono ricondurre ad un repertorio piuttosto ampio, in grado di spaziare da Caparezza alla sigla di Heidi.
Di indole socievole e con una spiccata propensione per le relazioni interpersonali, la Pupa Loquens interroga in genere i suoi interlocutori coniando epiteti ad hoc, come per esempio il recente "Babbo-pelodo", sa essere accondiscendente e mediare, sdrammatizzare e consolare ("Ttai tanquillo, Babbo, non ti peoccupa'e, Babbo, c'è Mimi, ora"; "Non ti peoccupa'e Amleto, non è tuccetto niente"; "Pove'a Amichetta, è titte! Pecchè tei titte Amichetta? Non puoi palla'e?") ma anche tiranneggiare ("Non palla'e amichetta!", "No, no mamma, è di Mimi la ccala, non puoi aiuta'e!").
In generale un misto di dolcezza e faccia da culo che non si può non adorare.
Ah! Quasi dimenticavo! La Pupa loquens racconta le storie! Nel senso che se le inventa: voi datele un soggetto e lei partirà con un racconto mozzafiato, che immancabilmente comincerà con "C'e'a una votta... (un cane/un asino/un bambino-punk...) e si concluderà con "Si pposano e vitte'o tutti peliti e contenti". In definitiva possiamo affermare che la Pupa Loquens è dotata di una formidabile fantasia creativa e affabulatoria.
Questa pupa non è molto pericolosa, per l'individuo normale, ma può diventarlo in relazione all'individuo-mamma. Bisogna ammettere che in caso di contatto con un pubblico consenziente, questa pupa può essere molto socievole e istrionica. Sa animare i pomeriggi di pioggia casalinghi con ospiti, galvanizzare l'entusiasmo di gruppi medio-grandi di astanti coinvolgendoli in interpretazioni canore o artistiche, recitative o cabarettistiche, teatrali o circensi, ginniche o coreografiche di alta levatura.
Pupa Ridens ama la compagnia e gli spazi aperti, non disdegna la novità, anzi, trova il suo terreno ideale nelle situazioni in cui può dare il meglio di sé di fronte a un pubblico vergine. Dimostra spiccate capacità motorie e una grande capacità di resistenza alla stanchezza, dote che può in casi limiti mettere in serio pericolo l'incolumità dell'individuo mamma. La Pupa Ridens può per esempio raggiungere le sue punte massime di vitalità inspiegabilmente intorno alle 4 di notte e da quel momento in poi dare prova di una incredibile intraprendenza e propositività, mettendo mano ad un numero inimmaginabile di attività in rapida e ripetuta successione. L'atteggiamento consigliato in questi casi è lo sfinimento di Pupa, cosa che, certo, richiede già di per sè un notevole dispendio di energie da parte dell'individuo mamma in trance, che dovrà disporre della necessaria dose di caffeina per tenere testa ai picchi adrenalinici pupeschi. Un'attività ad alto contenuto fisico e sporchevole è altamente consigliata, a seguito un bagno con animali potrà servire a ripristinare un adeguato livello di rammollimento pupesco, necessario per ripristinare lo stato di sonno precedentemente turbato dall'eccesso inconsulto di Pupa Ridens.
Questa particolare pupa è potenzialmente letale, può essere tuttavia avvicinata senza conseguenze dannose a patto che si osservino determinati accorgimenti per non farla imbestialire.
La Pupa "è mmio!" deve il suo nome al caratteristico verso che la si sente ripetere a frequenze molto elevate e a intervalli ravvicinati anche nell'arco di un periodo di ascolto molto breve, nella fattispecie quando subisce una qualche interferenza anche minima nel proprio operare autonomo. Consigliamo l'incauto osservatore di tenersi a debita distanza dalla pupa "è mmio!" almeno finchè non avrà terminato di adempiere alle proprie faccende, anche quando dovesse sembrare che ella si trovi in situazioni di impaccio e verrebbe spontaneo aiutarla ad uscirne. Nel caso infatti in cui la pupa per esempio venga aiutata a disincastrarsi dal gradino della portafinestra dove il suo quadriciclo-mucca-no-è-un-atinello si è immancabilmente arenato, lei proromperà in urla feroci, e sbraitando, non solo pretenderà che vi allontaniate dal suo cospetto al punto da non rientrare più nel suo raggio visivo, ma si adopererà per ripristinare con gran fatica la situazione antecedente al vostro intervento, per poi ricominciare da capo a sforzarsi in vano per uscirne da sola. A quel punto, esacerbata e sconfitta, butterà tutto all'aria e darà libero sfogo al proprio disappunto con l'emissione prolungata di selvaggi lamenti.
Declinazione esasperata di questa varietà è la Pupa "Non-ci-penso-proprio", anche detta Pupa "Tanto-per-rompere-le-palle".
Questa pupa è, per fortuna, piuttosto rara al giorno d'oggi, ma le peggiori previsioni degli esperti non ne stimano la completa estinzione almeno a breve termine. Trattasi della diretta derivazione del primitivo stadio evolutivo di Pupa Furiosa, ma si differenzia da questa per una capacità più affinata di manifestare verbalmente la propria avversità e il proprio orrore verso qualsiasi tipo di proposta costruttiva e/o sostituitiva di precedenti espressioni di volontà non-praticabili, perchè lesive della persona della pupa stessa o di terzi, o di beni di terzi di natura non effimera (come per esempio un paio di occhiali da vista) o suicide, o vandaliche o insostenibili fisicamente per la persona adulta (in genere la madre) a cui viene chiesto di sottoporvisi.
Di fronte al diniego, per esempio, imposto all'innocente espressione di volontà della pupa di immergersi total-body all'interno della vasca di acqua putrida delle "tatta'ughe", la Pupa-non-ci penso-proprio punterà i piedi, sbraiterà, urlerà fino a farsi venire la tosse e il vomito, attirando gli sguardi sconfortati e gli scuotimenti di capo disapprovanti di passanti e genitori raccolti attorno alla suddetta vasca delle tatta'ughe a sollazzare pupi apparentemente docili e mansueti come cagnolini addestrati, dirà di no a qualsiasi proposta alternativa, sarà insensibile a qualsiasi minaccia, resistente a qualsiasi blandizia, impenetrabile a qualsiasi distrazione, fino ad ottenere il suo principale scopo sotterraneo: lo smaronamento nervoso dell'individuo mamma, che tornerà a casa ripromettendosi e giurando su quanto ha di più caro che mai, mai più porterà sua figlia alla vasca delle tatta'ughe.
Non sappiamo per la verità perché la Pupa in questione agisca così, ma si pensa che la ragione sia semplicemente quella da cui il nome: tanto per rompere la palle!
E' con immenso piacere che vi presentiamo il nuovo indicatore umorale della pupa!