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L’assedio dell’Ex Colorificio Liberato di Pisa
Qualche decina di effettivi delle forze dell’ordine, tra polizia e polizia municipale, hanno iniziato vero le 8 di sabato l’assedio dell’Ex Colorificio Liberato di Pisa. Una delle più avanzate esperienze di connessione tra transizione ecologica, economia diversa e conflitto sociale ridotto a mero problema di ordine pubblico per l’ambizione possessoria di una proprietà distratta. Ai duecento poliziotti si contrappongono in forma creativa e pacifica più di duecento persone, che per tutta la notte hanno deciso di presidiare un patrimonio comune, che aldilà del recupero di un non-luogo e dell’apertura di uno spazio di socialità, ha deciso di mettere in discussione l’intoccabilità della proprietà privata e la centralità delle logiche della speculazione.
Sono le anime e le menti del Municipio dei Beni Comuni, l’esperienza collettiva che ha occupato e fatto rivivere gli oltre 14mila metri quadrati della J-Colors, abbandonati al degrado da più di sette anni a poche centinaia di metri dalla Torre di Pisa.Si tratta di organizzazioni come Un Ponte per…, Legambiente Pisa, Africa Insieme, Fairwatch, diverse realtà del Distretto di Economia Solidale di Pisa, il circolo di Cortemagno ma anche di tante donne e uomini che hanno scelto di praticare concretamente la transizione ecologica e sociale, nella consapevolezza che tutto ciò non può prescindere dalla messa in discussione dell’esistente e dei diritti inviolabili di proprietà. E’ il conflitto sociale, vissuto e praticato perchè parte ineludibile del cambiamento. E’ conflitto collettivo però, non avanguardista, dove una comunità decide di mettersi in gioco per garantire per sé e per gli altri un futuro migliore. L’arrivo delle forze dell’ordine, il loro assedio e le loro intimazioni allo sgombero sono la concretizzazione di questo conflitto. E il sequestro dell’immobile è solo la prima tappa, un passo indietro per farne due avanti. Per ora l’Ex Colorificio e le sue idee e proposte sono sotto assedio, difese da centinaia di persone che non si arrendono ad un esistente immobile. Non usciranno facilmente, queste persone, nè getteranno la spugna. Il 16 novembre saranno nuovamente in piazza, per ricordare a tutte e a tutti che l’Ex Colorificio è proprietà collettiva e che l’attacco all’arroganza della proprietà privata è solo ai primi passi.
link articolo: http://comune-info.net/2013/10/ex-colorificio-pisa-lassedio/
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