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Ex machina

Creato il 06 agosto 2015 da Kelvin
EX MACHINA(id.)
di Alex Garland (Gb, 2015)
con Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander
durata: 108 minuti

Se un merito, non di poco conto, bisogna riconoscere al debuttante regista Alex Garland, è quello di essere riuscito nella non facile impresa di rendere appetibile e non banale l'ennesimo film di fantascienza sul tema stra-abusato dell'intelligenza artificiale. Garland, in passato già apprezzato sceneggiatore (suoi sono gli script di pellicole "cult" del genere come 28 giorni dopoNon lasciarmi) è stato infatti bravissimo nell'imbastire una storia magari non originalissima ma resa sullo schermo con grande fascino ed eleganza, evitando di scivolare pericolosamente verso truculente derive action-fracassone oppure ricalcando le (tante) pellicole similari sull'argomento.
Costato "appena" 15 milioni di dollari (un budget che ad Hollywood è appena sufficiente per pagare il catering alle maestranze, o quasi...) Ex Machina non a caso punta tutto o quasi sull'aspetto "filosofico" ed emozionale della trama e dei personaggi, scegliendo coraggiosamente (anche per risparmiare) di contenere tutte le riprese nell'angusto spazio di un'unica location, ovvero la splendida ed inaccessibile casa-laboratorio, sperduta in mezzo alle montagne, dove l'amministratore delegato di una multinazionale dell'informatica svolge segretissimi esperimenti in assoluta solitudine. Nella fattispecie, il boss in questione (uno scostante Oscar Isaac) accoglie nel suo "bunker" un giovane dipendente (Domhnall Gleeson), selezionato attraverso un concorso, per sottoporlo al cosiddetto "test di Turing", cioè per sperimentare l'effettiva consapevolezza di un'intelligenza artificiale di ultima generazione...
EX MACHINALa particolarità è che la "macchina" in questione, di nome Ava, è uno splendido e fascinoso androide di sembianze femminili che sin dal primo contatto sembra essere sentimentalmente interessata al ragazzo. Quest'ultimo, dal canto suo, nel corso dei giorni viene a sua volta "sedotto" dalla sensualissima controparte, che naturalmente nasconde dentro di sè un segreto terribile... insieme cercheranno di ribellarsi al loro subdolo datore di lavoro, per motivi che qui non intendo spoilerare (ma che in realtà saranno tutt'altro che imprevedibili).
Garland è bravo (e furbo) nel disseminare la pellicola  di argomenti importanti e "assoluti", quali il delirio di onnipotenza sempre presente nell'essere umano (Nathan, il capo dell'azienda, è davvero convinto di poter disporre in qualsiasi modo dei suoi "sottoposti"), le problematiche relative alla privacy personale (il cervello di Ava è stato elaborato raccogliendo informazioni su miliardi di esseri umani attraverso i motori di ricerca e i social-network), e soprattutto del desiderio malsano tutto maschile (e maschilista) di soggiogare e prevaricare la donna, reale o macchina che sia, fino ad umiliarla e provocarne l'inevitabile istinto di reazione e violenza.
EX MACHINAIl problema di Ex Machina però è che ognuno di questi spunti viene lasciato in superficie, appena accennati, mai seriamente approfonditi, poco coraggiosamente lasciati cadere l'uno dopo l'altro e "cammuffati" da un'innegabile eleganza formale che prova (a mio avviso senza riuscirci) a convincerti di aver assistito ad una magistrale opera di fantascienza "adulta" che però non va a parare da nessuna parte, anzi: il finale, prevedibilissimo e sbrigativo, mi sembra proprio una facile via d'uscita per una trama che rischiava di avvitarsi su se stessa.
Nonostante questo però Ex Machina rimane un film da vedere, che piacerà a chi ama la fantascienza non fracassona e senza effetti speciali ridondanti, e che merita di assere apprezzato per le ottime prove degli attori (la più brava di tutte è la svedese Alicia Vikander, che interpreta Ava, ma anche Oscar Isaac e Domhnall Gleeson sono più che convincenti nei loro ruoli). Una curiosità: il cosiddetto "test di Turing" prende il nome proprio da quell' Alan Turing cui il cinema, non più di qualche mese fa, ha omaggiato e riportato alla luce con il film The Imitation Game di Morten Tyldum. Corsi e ricorsi della Settima Arte.

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