A.I. con cuore e anima
Pellicola misurata ed estremamente dialettica (fantascienza e scienza si amalgamano), Ex Machina esibisce una sceneggiatura già vista, ma nonostante ciò è in grado di sviluppare adeguatamente il tema delle intelligenze artificiali.
Tra tutti gli impiegati del grande motore di ricerca per cui lavora, Caleb è stato scelto per il prestigioso invito nella residenza del suo capo Nathan. Giunto nella gigantesca magione, Caleb comprende di essere stato scelto da Nathan per un esperimento. Infatti Nathan sta lavorando da anni a un progetto umanoide di intelligenza artificiale; il suo nome è Ava e Nathan spinge Caleb a entrare in contatto con lei per scoprire se l’esperimento è riuscito.
Al timone della pellicola c’è Alex Garland (sceneggiatore di Sunshine, 28 giorni dopo e The Beach) e questo non è un dato di poco conto. Il regista (all’esordio dietro la macchina da presa), memore delle sue origini, costruisce un prodotto che, nonostante il tema trattato, rimane in piedi e non cade nelle trappole del genere. Infatti Ex Machina ha il pregio di mantenere una tensione costante, un’inquietudine che progressivamente scava nella mente delle tre intelligenze che la vicenda presenta.
Ex Machina è un trattato interessante, lento nello svolgimento, ma di sicura attrattiva. Perché il film diretto da Garland è essenzialmente gotico, un prodotto che nonostante l’argomento futuristico, ha una radice profondamente letteraria, un horror mascherato da film di fantascienza.
L’esperimento che si snoda lungo l’intera pellicola mette a confronto l’umano e il tecnologico, il divino e il terreno, la menzogna e la verità. Ex Machina è consapevole dei propri mezzi, della sua narrazione cervellotica e pregna di colpi di scena abbastanza telefonati, tuttavia ha la capacità di intrattenere e di recepire attenzione.
Minimalista nella messinscena e contraddistinto da personaggi delineati con acume (il genio che si sente Dio, il giovane programmatore dalla morale integerrima e Ava, l’intelligenza artificiale consapevole della propria situazione), Ex Machina recupera il mito di Frankenstein, nel quale il punto di tutto è chiedersi chi dei personaggi sia davvero il mostro e chi meriti l’appellativo di essere umano. Una dialettica guerra di menzogne e strategia, giocata sul ragionamento, che sprizza classicismo da tutte le sequenze, che racconta nuovamente quell’insostenibile desiderio di vivere.
Uscita al cinema: 30 giugno 2015
Voto: ***
