(Ex Machina)
Regia di Alex Garland
con Domnhall Gleeson (Caleb Smith), Alicia Vikander (Ava), Oscar Isaac (Nathan Bateman), Sonoya Mizuno (Kyoko).
PAESE: USA 2015
GENERE: Fantascienza
DURATA: 108′
Giovane programmatore vince un concorso aziendale che implica un soggiorno di una settimana nella sperduta casa del grande capo. Qui scopre di essere stato scelto per testare un(a) robot e scoprire se effettivamente si tratta di un’intelligenza artificiale…
Scritto da Garland, già romanziere e sceneggiatore di Danny Boyle (28 giorni dopo, Sunshine), qui all’esordio dietro la macchina da presa, è un anomalo film di fantascienza (?) senza effetti speciali con qualche difetto e molti pregi. I temi affrontati (coscienza robotica, scienziato=Dio?) e le domande che si pone non sono nuove: un essere artificiale può provare sentimenti “veri”? O saranno comunque il prodotto di qualcosa di meccanico/sintetico, di algoritmi e numeri? Garland non da risposte, ma nell’inaspettato finale dice qualcosa di nuovo in merito: il robot diventa umano quando rinuncia alla propria umanità, dunque, è la disumanità a renderci esseri in carne ed ossa. Un paradosso inquietante? Sicuro, ma è dura dargli torto. Il regista è bravo a creare un’atmosfera sospesa e irreale, ma anche a sviare lo spettatore (che, dopo un’ora di film, ha già concepito le teorie più assurde senza azzeccarne una) e a traghettarlo nell’angoscia senza mai mostrare nulla di mostruoso o terrificante. Qualcuno l’ha definito un film kubrickiano, e in qualche modo – soprattutto a livello tematico – lo è sul serio. Sicuramente non somiglia ai prodotti fantascientifici “medi” degli ultimi anni. Un pregevole esordio.