Natale è alle porte e anche questo blog chiuderà per ferie. Ma non prima di aver dato il giusto spazio all'argomento "ex-fidanzati e regali di Natale".
Per una volta sono dalla parte degli uomini. O quasi. Uomo-regalo è un binomio che fa a cazzotti. Sono vicina a tutto il popolo maschile che la vigilia di Natale annaspa ancora tra robot da cucina e babydoll. Perchè, diciamolo, noi donne pretendiamo troppo. Ci aspettiamo che l'aver detto un mese fa "quanto mi piacciono le perle!" possa essere una buona traccia. E non ci vogliamo rendere conto del fatto che gli uomini hanno la memoria di un merluzzo.
Comunque io apprezzo la buona volontà. Quella sì. Quando c'è impegno e dedizione, non è il caso di fare una tragedia se ci si trova a scartare un'aspirabriciole. Chissà quante volte ci siamo lamentate del fatto che lui, mangiando in piedi, sparge briciole ovunque. Ha fatto due più due, il premio Nobel, e ha pensato all'aggeggio per zittirci. La sua logica ce l'ha. Certo, in alcuni casi anche lanciare l'aspirabriciole dalla finestra la sua logica ce l'ha. Soprattutto se l'anno scorso se ne è venuto con uno spremiagrumi e l'altro anno ancora con un levapelucchi.
Lo ribadisco, noi donne siamo troppo difficili, a volte proprio impossibili.
Una volta un mio amico mi chiese un consiglio e, capendo che era orientato sul casalingo, gli feci una lavata di testa su quanto le donne odino regali per la casa e lo indirizzai su qualcosa di più personale, intimo. Per l'appunto, il poverino scelse un completo intimo. Forse assecondò troppo le sue fantasie erotiche perchè la fidanzata glie lo scagliò contro urlando "per chi mi hai presa?".
Quando me lo raccontò non sapevo cosa dire. Alla fine conclusi "vabbè, magari per la Befana regalale la macchina spara-biscotti".
In ogni caso io ho sempre cercato di risolvere il problema alla radice. Poche volte a Natale sono stata fidanzata. E quelle poche volte le ho rimosse.
Ne ricordo soltanto una. Il mio ex-natalizio si ficcò la mano in tasca per estrarne il mio regalo, ma proprio non riusciva a tirarlo fuori. Più piccolo è meglio è, pensai. Ma il pacchetto di cartoncino color albicocca dimezzò le mie speranze.
Lo aprii e mi resi conto di aver bisogno di un paio di occhiali.
Mi parve di vedere un microbo appeso ad un'impalpabile catenina d'argento.
Adesso, dico, va bene che basta il pensiero, ma se il pensiero è generato dalla taccagneria, no che non va bene più. Anche perchè stiamo parlando di uno a cui i soldi non mancavano affatto.
"Carino" dissi fredda. Poi mi ricordai che per il suo regalo avevo speso una vera cifra, quindi aggiunsi sardonica: "Però sembra uscito dall'ovetto Kinder".
Lui si rabbuiò e precisò :"è fine".
"Su questo non c'è dubbio. Invisibile è l'aggettivo giusto".
Il tizio rincarò: "E' solo che sei abituata a portare cose più vistose".
"Appunto, ci sarà un motivo. Forse mi piacciono?"
"Può darsi, ma a me piace che la donna che sta accanto a me porti oggetti di questo genere".
Tutta l'aura sacra natalizia mi abbandonò e fui presa dai Turchi.
Non ricordo cosa gli dissi, ma ricordo la conclusione: "...quindi questo stagnetto da quattro euro e cinquanta te lo tieni e te lo conservi per la prossima donna che ti starà accanto."
Lui fece la faccia del coniglio stanato. Evidentemente avevo azzeccato in pieno la cifra. Il vigliacco decise di giocare l'ultima carta.
"Come ti permetti?! Questo è oro bianco e quello è un diamantino!"
Per qualche istante gli credetti e temetti di aver appena fatto la più clamorosa figuraccia della mia vita. Poi però vidi il cartoncino albicocca. Ma quale oro bianco e diamantino. Guardai bene la catenina e a gran fatica individuai il codice dell'argento impresso sul gancetto: 925. Ma poteva bastare anche solo guardare il color prugna delle sue guance.
E' incredibile quanto certi uomini, in apparenza rispettabili, siano capaci di rendersi miseri agli occhi di una donna.
Comunque ormai sono diventata troppo abile nel catalogare i regali natalizi:
regalo comprato il 24 dicembre alle ore 18, regalo comprato insieme alla mamma, regalo riciclato, regalo comprato sotto l'effetto di droghe... e sono giunta alla conclusione che il miglior regalo è quello che si chiede espressamente.
Una mia amica disse al ragazzo: "Voglio quella borsa di Hermes e pazienza se ti devi vendere la Vespa per comprarmela." Giuro che lui così fece.
Male per quelle ragazze che tengono alla sorpresa. Molto male.
Lo ripeto: uomo-regalo è un binomio che fa a cazzotti.
Rassegnatevi. A meno che non siate intenzionate a tirarli, i cazzotti, se il regalo non è quello giusto. Ma chi ve lo fa fare? Vi rovinate il Natale e anche le mani.
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