Gli ex ribelli della Resistenza nazionale mozambicana (Renamo), oggi principale partito di opposizione del Mozambico, hanno annunciato il boicottaggio dei colloqui di pace con la maggioranza del Fronte di liberazione del Mozambico (Frelimo) in seguito a scontri e violenze sporadiche. “Fino a quando non avremo chiare indicazioni sul fatto che il governo è pronto ad accettare le nostre proposte, discutere è inutile” ha dichiarato un portavoce del movimento.
L‘ex presidente Armando Guebuza e il leader della Renamo, Afonso Dhlakama, hanno firmato lo scorso anno un cessate-il-fuoco che ha consentito a quest’ultimo di partecipare alla corsa per le elezioni presidenziali svoltesi a ottobre e vinte dall'attuale capo di Stato Filipe Nyussi.
Ma un anno e centinaia di incontri dopo la firma, la tregua non è ancora entrata in vigore, mentre la Renamo accusa il governo di non voler assorbire i suoi combattenti nell’esercito e polizia, come da accordi. La settimana scorsa Dhlakama ha quindi annunciato la creazione di un corpo di polizia ‘separato’ e l’apertura di due nuove basi militari.
Ieri il leader della Renamo è scampato indenne ad un attacco contro il suo convoglio, al ritorno da un raduno nella provincia centrale di Manica. Dhlakama ha accusato il Frelimo di essere il mandante dell’agguato.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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