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Quando ho deciso di guardare Excision mi sono preparato, birra alla mano, con le migliori aspettative di trovarmi davanti a un bel film da godimento splatteroso e invece mi sono trovato a guardare un nuovo "American beauty" in versione emo-cool. Un disastro. Purtroppo la pellicola è piuttosto noiosa e di horror ci sono solo i poster e il marketing selvaggio. Eh, sì, perché se qualche appassionato si cerca su Google qualche immagine relativa al film, si troverà di fronte una serie infinita di gore che però non c'entra nulla con Excision. E pure il titolo è fuorviante! infatti l'escissione di cui si parla è quella pratica terribile che viene spesso associata all'infibulazione, ma neanche una analisi più profonda mi ha fatto capire cosa c'entrasse questa pratica con il film. Probabilmente qualcuno avrà l'intelligenza necessaria a spiegarmelo.
Partendo da questi buonissimi presupposti ci troviamo di fronte un film con una sceneggiatura traballante e imprecisa, una trama inverosimile e una regia, anche buona, ma che non riesce a trascinare mai la visione nel punto esatto. Eppure il regista e sceneggiatore Richard Bates Jr. viene considerato uno degli artisti emergenti più promettenti di Hollywood. Va bene, vorrà dire che presto dirigerà Transformers 4...
Ma torniamo a noi. Excision cerca di mordere lo spettatore in tutti i modi possibili usando trucchetti poco incisivi. Ci sono almeno sei o sette scene che con un regista meno egocentrico sarebbero potute diventare dei piccoli cult.
Il film è fondamentalmente un drammone condito di siparietti horror. In tutto ci saranno più o meno una quindicina di minuti di scene pseudo-horror che vanno dall'ospedale sexy-splatter (Pauline vorrebbe studiare medicina) alla necrofilia spiccia. Si fanno notare per la comicità involontaria dei dialoghi, le preghiere di Pauline a un Dio a cui non crede e i suoi monologhi blasfemi e spiazzanti con il prete che dovrebbe aiutarla a migliorare la sua vita corrotta. Il rapporto di Pauline con la madre è completamente assente e non c'è impegno a migliorarlo da nessuna delle due parti. Da notare che l'attrice che interpreta la madre di Pauline, Tarci Lords, è una ex pornostar i cui vecchi film vanno a ruba tra gli appassionati del genere. Ma io, in particolare, mi sono chiesto come sia possibile dare un ruolo così fondamentale e centrale nel senso della pellicola ad una ex pornostar, peraltro brava nella sua parte, che non può non far scappare il sorrisino una volta scoperto il suo passato e far tremare le basi religioso-psicologiche di Excision. La protagonista assoluta della pellicola è la bravissima AnnaLyne McCord (La Naomi Clark del nuovo 90210) che è di una bellezza spiazzante e nel film viene imbruttita all'estremo. Tanto buona la sua recitazione e il suo porsi davanti all'obbiettivo, che non credevo ai miei occhi quando ho trovato le sue foto in Internet. Vedere per credere. La sorellina Grace (Ariel Winter) è stereotipata al massimo come i genitori e la recitazione globale viene offuscata dal lavoro impeccabile della McCord. Il bravo Roger Bart si limita a fornire una brutta imitazione di Kevin Spacey. Anche il mitico Malcolm McDowell, prof. nella scuola di Pauline, è poco più che una macchietta. Uno degli argomenti centrali di Excision è la ricerca della sessualità di Pauline. Quando dico "ricerca", intendo proprio una ricerca meccanica e non una dolce scoperta. La ragazza, infatti, decide di sperimentare il sesso in maniera alquanto particolare. Devo ammettere che questa è la parte di film più ben fatta e divertente. La scena di sesso con Adam è da incorniciare come una delle cose più strane che si siano mai viste al cinema. E poi ci sarà anche il colpettino disgustoso finale, che la portano a diventare una delle trovate più geniali e sfiziose di quest'anno. Peccato che si salvi solo questo! La cosa che mi ha fatto tremare le ginocchia, comunque, non è il settore tecnico ma la storia in sé. Fin dall'inizio si vede questa Pauline agire come una ragazza ribelle, poco ortodossa, che, sì, fa dei sogni macabri e necrofili ma non agisce mai male. Non ferisce nessuno e non è autolesionista, ne crea grossi scompigli fuori dalla sua famiglia. Non fa nulla per cui lo spettatore non possa far poco più che sorridere, o quanto meno schifarsi, di fronte a certi suoi pensieri molto neri. Ma niente di più. E' una ragazza strana, emo, piccante, cattivella e pure un pò dark. Ma cosa c'è di male? Questo la fa etichettare come pazza? O come malata mentale, degna di essere rinchiusa in un centro di cura mentale? Non credo. Eppure il finale è degno del mio peggior disprezzo. Tutto ad un tratto il film che fino a un certo punto aveva seguito una traiettoria zigzagante, si tuffa a braccia aperte in un lago di sangue e pazzia che non ha nessun senso e nessun collegamento con tutta la vicenda. A questo punto i motivi possono essere due: o Mr.Bates doveva spingere sull'acceleratore per mostrare quanto fosse fico, oppure, e qui mi auguro di sbagliarmi ma non ci credo troppo, si cerca di far apparire una ragazza problematica e bisognosa di comunicare, come un mostro da sedare e rinchiudere. Excision si perde nell'autocompiacimento e sembra usare argomenti delicati e profondi come la psiche, la comunicazione, il rapporto coi genitori e la sessualità per riuscire a sparare le pallottole più grosse possibili. Ma cercate di non farvi colpire. E' facile scambiare un film come Excision per una trovata originale, ma a conti fatti e cervello acceso, non è altro che porcheria montata ad hoc per un pubblico di perbenisti pieni di preconcetti. Quindi sarà facile che abbia un certo successo.
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