Nessuno lo sa ma Pauline ha un preciso piano in testa e lo attuerà, costi quel che costi....
Excision è l'esordio nel lungometraggio di Richard Bates Jr che lo ha prodotto a partire da un suo cortometraggio datato 2008.
Ed in effetti se lo spunto per un cortometraggio era pressochè perfetto, per un film di durata normale ( ma qui siamo abbastanza al di sotto del normale, 80 minuti compresi titoli di testa e di coda ) , la storia di Pauline appare un po' stiracchiata.
Eppure la storia della disturbata e disturbante Pauline aveva delle grosse potenzialità.
Tanto per rimanere in tema di cose di cui abbiamo parlato recentemente la protagonista di Excision ( una AnnaLynne McCord abbruttita ad arte e resa veramente inquietante) sembra una sorella minore di Carrie, quella brava ragazza che aveva lo sguardo di Satana, ma senza poteri telecinetici.
Oggi a 45 anni suonati ci troviamo di fronte un'attrice credibile in un ruolo come quello della madre di Pauline, donna capobranco della sua famiglia a causa di un marito senza colonna vertebrale, frustrata psicologicamente e castrante delle aspirazioni altrui, qualunque esse siano.
Un perfetto esponente della borghesia media americana, bigotta e perbenista in pubblico, che sembra estratta di peso da un manipolo di Desperate Housewives residenti nella Wisteria Lane di turno, periferia linda e pinta con i prati ordinati e l'odore di erba appena tagliata.
A farle da contraltare una figlia dall'indole ribelle che probabilmente è accecata dalla gelosia per la sorella malata a cui vanno tutte le attenzioni della madre, dall'affettività complicata anche da qualche rotella fuori posto.
Nell'ultima parte entra a gamba tesa sul genere e sullo spettatore inerme , che però aveva avuto già un'avvisaglia ( vedere la sequenza di Pauline ed Adam in albergo, una caduta di stile piuttosto allarmante, più schifosa che horror ), imboccando una deriva da slasher difficile da digerire.
Excision è un film che funziona molto meglio nella descrizione della sociopatia di Pauline che nel resto ed è caratterizzato da una regia che spesso sfocia nella presunzione bella e buona ( vedere le sequenze dei sogni che aspirerebbero ad essere art horror o qualcosa del genere oppure l'uso smodato del rallenty in alcune sequenze chiave del film).
Oltre alla presenza di Traci Lords da segnalare le brevi apparizioni di John Waters ( nei panni del reverendo) e di Malcolm McDowell ( in quelli di un professore).
Avevo letto recensioni contrastanti su questo film ma alcune votate all'entusiasmo sfrenato mi avevano fatto alzare l'asticella delle aspettative.
Che sono andate irrimediabilmente deluse.
( VOTO : 5 / 10 )