Davide contro Golia: Exit contro Arancia meccanica. Il primo al piccolo bellini, il secondo nell`immenso Bellini. Lotta impari, laddove al contrario del mitologico scontro vince Golia. Ma “Exit” nonostante tutto ha retto bene perchè innanzitutto il regista è Fausto Paravidino, autore 35enne, il cui talento è riconosciuto in Italia ma anche all`estero, poi perchè lo spettacolo è un continuo immedesimarsi nei personaggi. Ognuno di noi pubblico, sarà stato qualcuno di loro. Personaggi senza nome, con insicura personalità, con drammi interni vissuti giorno dopo giorno. Un quotidiano che spesso, non lascia spazio all`amore, alla fantasia, alla voglia di fare. Rapporti di coppia che spesso si sfaldano per un nonnulla, per una frase detta male, o non detta. Immediatamente ci si lascia, cercando poi di ricostruirsi una vita con una anima gemella che sicuramente verra, ma che spesso è la fotocopia della precedente o talvolta anche peggio. Per cui si ritorna a riflettere sulla vita che se ne sta andando, sugli errori commessi, sulla possibilità di ritornare indietro e riprendersi la vita passata.
Si tratta di una commedia tutta dedicata alla crisi di coppia. Certamente non un tema nuovo, e il merito di Paravidino sta nell’affrontarlo con autoironia. A farla da padrone è la voglia di giocare con il pubblico e il teatro stesso(con tanto di tecnici che entrano in scena come veri protagonisti).
“Exit”è un’opera riuscita, in cui ci sonomomenti tragicomici, e momenti di riflessione.
A e B sono una coppia, ma c’è qualcosa che non funziona più. Questione di affari interni, tra il professore universitario e sua moglie. Parlano tra loro e con il pubblico, per capire quali siano i motivi della crisi che si rivelano molteplici: la politica, i figli, il non averli, il sesso, la gelosia e persino una storia di calzini. La loro storia non sembra avere più sbocchi e vanno alla ricerca di se stessi fuori casa. Oramai è questione di affari esteri. Inutile dire che fuori dal nido si imbatteranno in altri personaggi: C, una giovane studentessa universitaria e D, un altro uomo, destinato molto probabilmente ad essere il trait d’union dei loro destini.