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Exit strategy, un aspetto da non sottovalutare

Da Andreachiarelli

Uscita di sicurezzaTra le mie reminiscenze letterarie c’è la confidenza di un investigatore che, quando entra in un locale, la prima cosa che prova ad individuare è la via di fuga, le uscite di sicurezza o secondarie. Non soltanto per se stesso, nel caso la situazione prendesse una brutta piega, ma anche per capire da dove possono sparire i soggetti sospetti.
Confesso di non essere in grado di risalire alla fonte di questo ricordo che probabilmente a prima vista non si presenta come un grande esempio di pensiero positivo: appena entrati pensare a come uscire non è certo il massimo dell’ottimismo, ma in certi contesti può aiutare a salvare la vita.

Al di là della metafora, cercare le vie d’uscita quando quando si è in procinto di acquisire un software o un servizio IT è una cosa che qualsiasi acquirente dovrebbe fare, soprattutto oggi che con la fornitura di software e servizi via cloud il rischio di incappare nel cosiddetto vendor lock-in è molto alto. In alte parole, prima di entrare in una nuova avventura tecnologica occorre pianificare bene la strategia d’uscita, anche solo  per… scaramanzia.
Ma a cosa occorre prestare attenzione nella scelta di un software o di un servizio IT per garantirsi una via d’uscita? Provo a citare qualche aspetto che dovrebbe essere preso in seria considerazione:

  • accessibilità ai dati
    poter accedere ai propri dati è fondamentale e l’accesso dovrebbe essere garantito non soltanto tramite il software o il servizio online che stiamo utilizzando, ma anche con altri strumenti; l’accessibilità ai dati, o quantomeno l’esportazione in un formato standard, garantisce la possibilità di realizzare procedure per la migrazione verso un software alternativo
  • aderenza agli standard
    l’aderenza a standard riconosciuti, come ad esempio protocolli di comunicazione o formati di memorizzazione, consente far interagire l’applicazione con altri software e comunque può garantire una migrazione, anche graduale, tra software diversi.
  • disponibilità dei sorgenti
    se non è possibile garantirsi l’accessibilità ai dati e l’aderenza agli standard, l’unica via d’uscita è l’accesso ai sorgenti del software con diritto di modifica; mentre questo è facilmente ottenibile in caso di software Open Source, nel caso di software proprietario o di servizi online la faccenda si fa complicata; per mettersi al riparo in quest’ultimo caso sarebbe opportuno prevedere almeno delle clausole contrattuali che, in determinate situazioni, prevedano il rilascio dei sorgenti o l’impegno da parte del fornitore a rendere disponibili i dati in un formato standard

La fiducia tra cliente e fornitore dovrebbe essere la base di una proficua collaborazione ma ,si sa, le cose talvolta non vanno come ci auguriamo e prendere provvedimenti quando è troppo tardi può costare molto caro.


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