Un giorno, mentre ero nella più grande democrazia del mondo, un tizio iniziò a fare un terribile sproloquio in cui sosteneva che i colleghi expat che vivevano in Francia in realtà non erano expat perché vivevano troppo vicino all’Italia. Io lo guardai basita e pensai: “tu vieni in India e sei trattato come un Dio perché sei bianco e sei maschio, gli indiani si buttano ai tuoi piedi e le indiane sperano che tu le sposi. Gli italiani in Francia non sono ben visti, forse se la passano peggio di te”. Naturalmente tenni il pensiero per me, perché se sei expat non puoi litigare con certe persone denominate anche “colleghi di tuo marito”.
Il famigerato genio sosteneva che le persone che vivono vicine all’Italia non possono beneficiare degli stessi privilegi di chi vive in India, Cina o America. Sosteneva la sua tesi con una foga che non vi dico, tanto che ad un certo punto finsi di andare a fumare, e io, già da tempo, non fumavo più. Quando sei expat, lo ripeto, non puoi litigare.
Settimana scorsa sono stata a Roma, da un amica che vive lì ormai da 4 anni. Un tempo io e lei eravamo coinquiline , adesso è una del nord trapiantata al sud, è passata dal paese, alla cittadina, alla vera città. Cioè pensate un attimo, un giorno aprite la finestra e vedete il contadino che zappa l’orto e vi urla “Pota, figa” e il giorno dopo aprite la finestra e vedete il Colosseo. Sono salti mica da ridere. E non parliamo della gente a Roma, come guida? Sono strani eh. Però alla fine li capisco, girano ore alla ricerca di un parcheggio, ad una certa diventi rabbioso per forza. Poi ti devi abituare a tutti i turisti, a Roma ci sono turisti ovunque, li riconosci perché hanno il bastone per farsi i selfie. Metti che tu hai fretta, che devi andare all’Università e ti ritrovi davanti una comitiva di cinesi. Che poi, cinesi miei, ma perché fotografate tutto? Ma tutto tutto, tipo io ho visto una tizia che faceva una foto al negozio di scarpe. Ma sei fuori? Poi a Roma tutti ti vogliono venderti qualcosa, souvenir, cibo, biglietti. Di tutto! Sono strani eh i romani, sembrano una setta, loro parlano con te, ma solo se devono, perché tu non sei de Roma! Però li ami, come fai a non amarli, dico io avete sentito come parlano? Dai li ami per forza! Però anche se li ami, anche se gli dimostri il tuo amore, loro ti guarderanno sempre con sospetto, perché sei del nord e non sei de Roma. Capirete anche voi che non è sempre facile. E non stiamo parlando di un paese a mille ore di volo, stiamo parlando dell’Italia!
Ma quindi cosa voglio dire? Dove voglio andare a parare? Voglio dirvi, cari expat del mondo e non, cari non expat, ma la finiamo con sta guerra? La smettiamo con queste etichette? Con questo bisogno di mettere i puntini sulle i? ci stringiamo in un abbraccio di pace e la facciamo finita? Eddai che già dobbiamo lottare ogni giorno, già il mondo è un brutto posto, ma veramente vogliamo rendere tutto ancora più difficile? Io direi di no, poi fate voi. Ma ricordatevi il prossimo che mi rifila il pippone expat non expat si dovrà subire anche tutta la mia ira! Io torno a guardarmi le foto di Roma, e a studiare il vocabolario delle frasi in romano!
Abbelli io ve saluto!
P.s tutte le magnifiche foto sono su Instagram, lo so sono poche, ma appena ho varcato il confine padano si sono eliminate tutte. E non scherzo. Credo sia un complotto organizzato da Salvini!