(ci siamo, la nuova raccolta di racconti esce tra una decina di giorni: ve ne proponiamo un breve assaggio, è tratto da Figli della palude, uno degli inediti contenuti nell'antologia) «Conosceva come le sue tasche quel dedalo di acque sozze. Ci aveva passato un’infanzia solitaria, in mezzo al fetore di quella palude: pomeriggi interi a caccia di ramarri mentre il padre schiavizzava la squadra di operai che aveva ingaggiato per dare forma al suo fallimento.Scivolò lungo sentieri scoscesi tra i reflui calpestando erba rorida e guazzosa, i richiami d’ogni genere di rapace notturno ad affollare l’umida vastità del sottobosco e le colonie di funghi a ombrello che gli ostacolavano la corsa facendolo procedere incespiconi. Sapeva che non poteva essersi inoltrata più di tanto nella scuraglia e che - se almeno una volta la fortuna lo avesse degnato di un po’ di riguardo - forse l’avrebbe incontrata prima di quel pezzo da galera di Pà Nasi.D’un tratto si smarrì, il buio attorno a sé brulicava come un barattolo pieno di lombrichi e l’aria sciamava del ronzio instancabile di un milione di moscerini. Cominciò a girare su se stesso alla cieca, da una parte all’altra, il fucile rigorosamente armato, incerto se mettersi a urlare il nome della ragazza oppure continuare a scandagliare muto la zona senza alcuna altra valida strategia che non fosse desiderio di trovarla subito, adesso, per salvarla per sempre da lui.»
Aspettati l'infernoraccontiOmar Di Monopoli (Ed. Isbn)