Ho trascorso ad Expo 2015 tre giorni, ho cercato di vedere, scoprire e assaggiare più cose possibili e ho conosciuto culture alle quali non mi ero, per un motivo o per l'altro, mai avvicinata. In alcuni padiglioni ho imparato che gli ostacoli sono fatti per essere superati, per stimolare ingegno e creatività, in altri ho capito l'importanza di essere altruisti, in qualcun altro mi sono solo divertita, altri ancora mi hanno delusa. Avevo molte ore a disposizione, ma non sono ugualmente riuscita a vedere tutto con calma, e mi dispiace. Di sicuro sono però bastate per farmi un'idea generale, per raccontarvi 10 cose da fare per divertirsi e per stilare la mia personale top ten.
Innanzitutto ho apprezzato l'organizzazione, ma dopotutto sono svizzeri, no? A differenza di tutti gli altri padiglioni, dove ci si mette in fila e si aspetta pazientemente il proprio turno, anche per ore, al Padiglione Svizzera si fa un biglietto (gratuito) per prenotare l'entrata e poi si continua la visita ad Expo in attesa del proprio turno. Anche se l'architettura del padiglione non mi ha fatto impazzire, ammetto che il messaggio che vuole trasmettere è uno dei migliori e per questo è al primo posto della mia classifica. La Svizzera ha scelto alcuni prodotti tipici (acqua, caffè -sì, caffè-, sale e mele) e li ha messi a disposizione dei visitatori. Ce n'è in grandi quantità, ma una volta terminati il padiglione non verrà rifornito. Lo scopo? Stimolare una riflessione sulla sostenibilità e la responsabilità di ognuno: più prendi, meno resterà per gli altri. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
2. Repubblica di CoreaArchitettonicamente il Padiglione della Corea del Sud è un edificio bianco e luminoso, uno di quelli che di sicuro attira lo sguardo, specialmente in una giornata di sole. All'interno è un po' più scuro, ma l'ambientazione è perfetta per le riflessioni che vuole stimolare. Il tema scelto è "Hansik, Cibo per il Futuro: sei ciò che mangi", il cibo come identità e nutrimento del corpo. All'interno del Padiglione si viene a contatto con l'idea coreana di cibo, basata sui vegetali e la fermentazione, e con quella del rispetto della natura, con la proposta di un'alimentazione più sostenibile. Per tutti. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
Il Padiglione Giappone è uno di quelli che mi ha affascinato di più, sia per la sua architettura esterna, che per il suo coinvolgere i visitatori. Rappresenta in pieno un Paese diviso tra la tradizione e l'innovazione. Il tema scelto è "Diversità armoniosa" e punta al rispetto della natura, madre del cibo che viene servito in tavola. Alla fine del percorso, i visitatori possono scoprire le diverse sfumature della cucina giapponese, che non è fatta di solo sushi, in un modo del tutto innovativo e futuristico. Unica pecca le code interminabili. È uno dei padiglioni più gettonati e la visita dura 50 minuti, fare meno di un'ora di coda è più unico che raro, soprattutto durante i weekend. Aperto dalle 10.00, ultimo ingresso alle 19.00 o alle 20.00 a seconda della coda.
4. AzerbaijanTre sfere che rappresentano le tre diverse biosfere del Paese: il paesaggio, il clima e l'unione tra innovazione e tradizione. Il Padiglione Azerbaijan presenta questo Stato come uno dei cuori pulsanti dell'alimentazione biologica e genuina. Presente, passato e futuro presentati con installazioni tecnologiche, ma armoniose, come i fiori che si illuminano se sfiorati con la mano, e punta a sottolineare come la modernità non abbia influenzato negativamente la natura e l'ambiente. Ammetto che mi ha colpita sopratutto dal punto di vista architettonico e culturale, merita davvero una visita. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
5. Palazzo ItaliaIl Padiglione Italiano non è Palazzo Italia, quest'ultimo è solo il suo cuore, in realtà l'Italia è presentata lungo tutto il Cardo, la via che taglia orizzontalmente il Decumano, il percorso centrale. Palazzo Italia ha una struttura incredibile, realizzata con cemento biodinamico, in grado di catturare alcune sostanze inquinanti presenti nell'aria. In molti lo hanno snobbato, magari sono gli stessi che snobbano l'Italia in generale. Alcuni difetti li ho notati anche io, soprattutto durante la prima visita all'inizio di luglio, ma in realtà questo palazzo è da apprezzare, e non poco. Dimostra che l'Italia è piena di bellezze artistiche, naturali e piena di ingegno e creatività e che tutto questo aspetta solo di essere riconosciuto. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
6. MaroccoQuello che ho apprezzato di più del Padiglione Marocco è che dimostra come nel Paese convivano ambienti e climi estremamente diversi tra loro, dal mare al deserto, e che come ognuno di questi possa offrire qualcosa di particolare a chi abita questa terra. L'architettura è semplice e il percorso è veloce, eppure in pochi minuti sembra davvero di essere stati in Marocco, tra datteri, rose, Argan e agrumi. Insomma, il Marocco non è solo deserto, e poi alla fine del percorso ci si può rilassare nel giardino mediterraneo, scusate se è poco. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
7. CinaIl Padiglione Cinese affascina soprattutto per la sua architettura armoniosa e il mare di fiori gialli che saluta il visitatore all'ingresso. Inoltre è la prima volta che la Cina partecipa ad un'Esposizione Universale al di fuori dei confini cinesi, quindi, solo per questo, anche i più scettici dovrebbero visitare il Padiglione. Questo Paese punta alla gratitudine nei confronti della natura e dei suoi elementi, da sempre importanti nella cultura cinese, e a mostrare il delicato rapporto tra tecnologia e agricoltura. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
8. Emirati Arabi Uniti e KuwaitNo, non è lo stesso padiglione, ma li ho uniti perché non riuscivo a decidere quale dei due meritasse di essere inserito in questa lista. Li ho apprezzati per gli stessi motivi e dunque non mi sembrava giusto escludere uno dei due a favore dell'altro. Questi due Paesi dimostrano come anche in condizioni estreme sia possibile ricavare ciò che serve per vivere, come ogni ostacolo possa essere superato con un po' di ingegno. Entrambi sottolineano l'importanza dell'acqua, che noi diamo per scontata. Il primo è aperto dalle 10.00 alle 23.00, il secondo dalle 10.00 alle 21.00.
9. NepalIl Padiglione del Nepal mi ha colpito per la sua architettura incredibile, in legno intagliato a mano. È uno dei pochi padiglioni in cui sembra davvero di essere nel Paese che rappresentano e poi ha un fascino unico. Il Padiglione è stato costruito in modo da ricordare un mandala, un disegno circolare nato dall'unione di forme geometriche, che simboleggia il cerchio della vita. Con il cibo c'entra poco, è vero, ma una visita la merita comunque. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
10. SloveniaNon so perché, ma questo padiglione mi ha colpita. Non presenta un'architettura magnifica, grandi installazioni e non trasmette messaggi come quello svizzero; il suo è semplice e personale, "Slovenia: verde, attiva e sana", ma lo c'entra in pieno. Il Padiglione si concentra sulle riserve naturali di sale (sul quale potete camminare a piedi nudi), sulla produzione del miele (è possibile annusarne varie qualità) e la vita sana e attiva delle acque termali e delle foreste. I feel Slovenia, questo è il suo motto, e con me ha funzionato. Aperto dalle 10.00 alle 23.00.
Se volete informazioni più generali e una panoramica più completa dell'esperienza ad Expo Milano 2015 potete leggere il mio post su Wimdu: " Tutto su Expo 2015: suggerimenti e informazioni ".
Sei stato ad Expo? Quali padiglioni hai preferito? MAPPA E INFOL'Expo di Milano è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00 (fino alle 24.00 il sabato e la domenica) ed è possibile raggiungerla in treno, in metro, in auto e in autobus. Per maggiori informazioni visita il sito.
I biglietti di ingresso variano da un minimo di 5€ per il biglietto serale (dalle 19.00 alla chiusura) ad un massimo di 39€ per un biglietto giornaliero a data aperta. Per maggiori informazioni e acquistare i biglietti visita il sito.
Per vedere altre foto scattate ad Expo Milano 2015 sfoglia il mio album su Flickr.
N.B. Ovviamente questa è solo una classifica personale, basata sui Padiglioni visti.