Expo 2015: criminali i teppisti e criminali chi li osanna.

Creato il 02 maggio 2015 da Lorenzo Zuppini @lorenzozuppini
Milano è la vetrina dell'Italia nel mondo.
L'Expo è stato organizzato ed ultimato in fretta e furia, cosa tipicamente italiana, ma comunque è partito e funziona. Oltre un miliardo di euri di investimenti eccetera eccetera.
I delinquenti stranieri e nostrani che sputan fuori dalle loro tane chiamate "centri sociali" in occasioni come queste sono arrivati, ovvio, ed hanno subito trasformato il centro di Milano in un campo di battaglia.
Le forze dell'ordine, pur se in numero necessario, hanno praticamente assistito inermi alla guerriglia perché se con la nuova legge sulla tortura un poliziotto rischia quindici anni per violenza psichica, col cavolo che un agente va a rischiar tanto per quelle quattro palanche il mese chiamate stipendio. Rimane il fatto che, secondo molti, le forze dell'ordine dovrebbero avere cucite sulla divisa delle cifre di riconoscimento, perché sia mai che un teppista prenda una manganellata di troppo e non sappia chi denunciare.
Eppoi arrivano i soliti maestri buonisti ignoranti come capre che, dico io, probabilmente il cervello se lo son fritto a forza di canne. Anche perché, due di loro, hanno inneggiato più volte all'uso sconsiderato delle droghe così dette leggere. Ma non divaghiamo.
Fedez e J-Ax, rapper che si proclamano cantanti, si sono fin da subito schierati col movimento NoExpo, probabilmente perché il loro ruolo di artisti sopra le righe glielo imponeva, difatti di motivazioni non ce ne sono. Insomma la globalizzazione, la crisi economica, sempre le solite filastrocche che ormai anche i muri hanno imparato a memoria e che gli Antagonisti ci rifilano ogni volta che gli viene domandato "ma perché protestate?".
Poi J-Ax ha tirato fuori la storia di Klodian Elezi, operaio morto mentre lavorava alla costruzione della tangenziale esterna di Milano, insomma una grande opera che inevitabilmente viene collegata all'Expo, quindi il drogatello J-Ax è arrivato alla conclusione che Elezi "è morto di Expo".
Fedez, l'altro sfigato dal sorriso equino, ha invece dichiarato che la guerriglia in atto a Milano "è poca cosa in confronto alle infiltrazioni mafiose e le speculazioni economiche di Expo". Come dire, ti stupro la sorella e non hai il diritto di lamentarti perché la mia è stata assassinata. Ma poi mi domando, di quali infiltrazioni mafiose stai parlando? Fai i nomi, non esser generico, non divagare, non dare notizie indefinite, fai i nomi, assumiti le responsabilità per la merda che fuoriesce dallo sfintere che hai al posto della bocca. Cazzo, sembra che sia andato a lezione da Saviano o' scrittore, il tuttologo secondo il quale nessun governo ha mai veramente combattuto la criminalità organizzata, soprattutto se a capo dell'esecutivo c'era Berlusconi. Eppure i numeri dicono il contrario, ma si sa, un nemico comune da combattere ed un suo losco alleato da accusare devono esserci sempre, altrimenti i followers su Twitter diminuiscono.
E la soluzione come la troviamo? Io sono per le maniere spicce, vecchio stampo, come mi raccontava mio nonno: un ceffone pieno per ogni cazzata che dici. Così te eserciti il tuo diritto ad esprimere le tue opinioni, ed io esercito il mio diritto a protestare.
Perché i ceffoni che darei a Fedez sono poca cosa in confronto alle cazzate che lui spara.

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