Lo scorso venerdì sono stata ad
Expo a Milano e devo dire che quel poco che sono riuscita a vedere mi è piaciuto molto, al di là delle polemiche - anche se alcune sicuramente più che giuste -.Come dicevo, ho purtroppo visto gran poco: la decisione di visitare questo enorme evento a 15 giorni dalla fine è stata pessima, me ne rendo conto, ma non avendo potuto fare altrimenti e non volendo perdermi quest'occasione, mi sono armata di santa pazienza, conscia del fatto che i padiglioni più
gettonati non li avrei visti nemmeno col binocolo -
e a sentire vari commenti, sembra che non mi sia persa poi molto, ma tutto è soggettivo... -!Armata della mia Canon 750D e di un obiettivo spettacolare come il
24-70 f/2.8 fornitomi per l'occasione da
Canon Italia insieme ad una stupenda
EOS M3 usata quasi esclusivamente per girare qualche video, mi sono concentrata sulle architetture dei padiglioni e sui dettagli.Sono tornata a casa con tantissime foto, troppe per un unico post.
Vi lascio con una selezione... ma magari in futuro ne arriveranno altre!
Komodaru - La botte celebrativa giapponese. Su ogni botte contenente sakè, si imprimono scritte e disegni che rappresentano la località in cui è stato prodotto il sakè. Ancora oggi è molto diffusa la cerimonia del Kagamibiraki, cioè l'apertura del coperchio del Komodaru per celebrare con buon auspicio l'inizio di qualcosa di nuovo.
Da queste enormi mani, si può annusare un'infinità di spezie e ammirare i loro colori bellissimi.
Ingresso al Padiglione degli Stati Uniti.
L'orto verticale al Padiglione degli Stati Uniti.
Vista del Cardo con, sullo sfondo l'albero della vita
Dettaglio del Padiglione Italia.
Dettaglio del Padiglione dell'immobiliare cinese Vanke realizzato da Daniel Libeskind
Vista del Decumano dalla Collina Mediterranea
Dettaglio del Padiglione del Regno Unito
Dettaglio del Padiglione della Polonia