Autore: Jonathan Coe
Titolo: Expo 58
Titolo originale: Expo 58
Genere: Letteratura straniera
Data prima pubblicazione: 2013 (in Italia nel 2013)
Casa Editrice: Feltrinelli
Collana: Narratori Feltrinelli
280 pagine
Prezzo copertina: 17,00 €
EAN 9788807030550
Tra meno di due anni toccherà a noi ospitare un’esposizione universale. In attesa però dell’Expo 2015 di Milano, perché non dilettarsi nella lettura di questo intrigante romanzo del talento della narrativa inglese Jonathan Coe?
Alternando fatti realmente accaduti e ambientazioni ricreate ad hoc, con uno studio attento e critico di quella che era l’area espositiva dell’Heysel, lo scrittore disegna un quadro meticoloso e allo stesso tempo ironico-quasi-comico della situazione del 1958. Siamo in pieno clima di tensione, la guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica e la minaccia della bomba atomica tengono tutti con il fiato sospeso.
Quella che il 17 aprile ’58 si apre a Bruxelles è una manifestazione di importanza epocale: la prima esposizione dopo la Seconda Guerra Mondiale e la prima vera occasione di riappacificazione o, se non altro, di convivenza tra popoli diversi. «Lo scopo della fiera è che i popoli delle diverse nazioni vivranno fianco a fianco per un periodo di tempo e pertanto arriveranno a capire le loro diversità e somiglianze e forse giungeranno a una maggiore comprensione». Così come a maggior comprensione della sua vita e dei fatti che gli accadono intorno - e in cui sarà direttamente coinvolto – arriverà anche il protagonista, Thomas Foley, giovane copy del Central Office of Information d’Inghilterra, incaricato di sovrintendere alla gestione del pub Britannia all’interno del padiglione inglese. Il suo sembra all’apparenza un lavoro fin troppo facile, quasi un divertimento: ma nasconderà un compito assai più arduo, che lo renderà un’inconsapevole pedina di un intrigo internazionale.
Ai piedi dell’Atomium, l’imponente struttura in acciaio che rappresenta un cristallo di ferro, simbolo di tutta la manifestazione e dell’intera capitale belga, si susseguiranno operazioni d’intelligence, spionaggi, amori clandestini, tradimenti, con un andirivieni di hostess e loschi figuri che compariranno dal nulla, in un clima quasi surreale, a metà tra magnificazione delle tradizioni e del passato ed esaltazione del progresso e del futuro.
© www.atomium.be
Una novità per me, questo Coe: sarcastico nel trattare gli stereotipi ma, quando serve, serio e toccante nelle riflessioni dell’anima. La sua scrittura ti cattura non solo per la trama avvincente, degna erede delle migliori spy story su pellicola, ma anche per il tono leggero e divertente con cui l’autore descrive situazioni e personaggi.
Consigliato a chi non cerca letture pesanti, che restano sullo stomaco prima di addormentarsi (o peggio, che conciliano il sonno).