Da un po’ pensavo che avrei voluto andare all’Expo, ma con un bimbo di 2 mesi avevo paura che sarebbe stato un incubo; invece siamo stati piacevolmente sorpresi: lo consiglio a tutti.
Era perfettamente organizzato a prova di bimbo, ma soprattutto a prova di neonato.
I bambini da 0 a 3 anni non pagano, ma per entrare devono comunque essere muniti di biglietto (noi avendo acquistato i biglietti online, siamo dovuti passare lo stesso dalla biglietteria per il ritiro di questo fatidico biglietto Junior).
Al di là di tutti i comfort, servizi e attività per i più grandini (che non abbiamo sfruttato, dato che Luca ha solo 2 mesi) all’ingresso offrivano gratuitamente braccialetti identificativi per bimbi da 0 a più anni; inoltre, adiacente ai tornelli dell’ ingresso ovest Triulza, il punto Chicco offriva passeggini di cortesia, anch’essi gratuiti.
“Questo servizio richiede una previa prenotazione e registrazione tramite l’app di Chicco, con blocco di caparra su carta di credito”.
Ed il bello deve ancora venire: udite, udite… i passeggini e (ovviamente) le donne in dolce attesa hanno diritto a saltare la fila! Come ci insegna la storia, i diritti devono essere conquistati quindi invito tutte/i voi ad avvicinarvi senza indugio allo steward che sta facendo finta di non vedervi per chiedere delucidazioni: “Scusi la fila per carrozzine / donne incinte?” e per magia le centinaia di persone che stanno aspettando da ore sotto il sole cocente sventolando il ventaglietto offerto da Expo:
1.Vi malediranno,
2. La sera a casa, ripensando al saltafila, tromberanno come ricci.
In vari punti troverete le nursery Chicco, un ambiente pulito con tutto l’occorrente gratuito per cambio e allattamento (pannolini di varie misure, teli igienici, fasciatoio, salviette usa e getta, poltrona e cuscino per allattamento); il che é una gran cosa per mio figlio, abituato al cambio pannolino all’aria aperta in qualsiasi condizione meteorologica.
@tripadvisor
Per conoscere la dislocazione dei vari punti nursery potete chiedere la Baby Maps nel punto Chicco all’ingresso.
Ne dico sempre un gran bene dei luoghi che predispongono la nursery in primis, ma in particolare la predispongono in un luogo separato dalle toilette degli adulti (passi sniffarmi quella di mio figlio, ma anche la tua poi no!).
Visitare tutto l’Expo é impossibile, quindi conviene prendersela con calma e visitare solo i padiglioni che vi interessano di più.
A differenza di quanto si dice, i prezzi dei ristoranti o fast-food (ci sono zone dedicate allo street food) non sono TUTTI esosi: dipende da ciascun padiglione.
Per quanto ci riguarda, ci siamo imbattuti in piatti indonesiani ed argentini ricchi e davvero a buon prezzo e al contrario, in bicchieri di Sangria (ovviamente nel padiglione spagnolo) a 8 euro.
Il mio personale consiglio é di non pranzare o cenare con varie portate presso un solo padiglione rischiando di riempirvi, ma stuzzicare in più stand possibili.
Se siete fortunati come noi, il vostro pupo starà ad occhi sgranati tutto il giorno in quel tripudio di luci e colori regalandovi una meravigliosa giornata in un luogo che per un giorno, con la sua organizzazione impeccabile, vi farà dimenticare di essere in Italia.