Padiglione cinese autopulente e antismog
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expo_padiglione_china
Un mix di tradizione e innovazione tecnologica il padiglione che accoglierà Vanke, multinazionale cinese del real estate. Per il ‘debutto’ (è la prima volta in 163 anni di storia delle Esposizioni Universali che la Cina certifica la propria presenza, e a Milano si presenterà in grande con tre padiglioni, uno dei quali interamente dedicato al colosso imprenditoriale) ha scelto di affidarsi all’archistar Daniel Libeskind.
L’architetto newyorchese, che si è avvalso della collaborazione del designer Ralph Appelbaum e del graphic designer Han Jiaying, ha scelto di reinterpretare la tradizionale ‘shitang’ cinese.
“Shitang - ha spiegato Wang Shi, chairman di Vanke, nel corso della presentazione della struttura avvenuta pochi giorni fa a Milano – in cinese significa ‘mensa’: vogliamo infatti esprimere la nostra idea di urbanizzazione e di comunità attraverso l’esperienza del cibo, uno dei modi più efficaci per capire una cultura”.
Sviluppato su una superficie di 1000 mq, nella parte nord dell’asse principale di Expo, chiamato Decumano e non molto distante dal Lago Area e da Piazza Italia, il padiglione avrà una forma sinuosa e che sembra avvitarsi su stessa, evocando di fatto la coda di un drago.
La superficie esterna è composta da particolari ‘squame’ in paglia, realizzate con scarti di grano rivestite in cermet, acronimo di ceramic metal, (metallo ceramico), materiale ottenuto per sinterizzazione di miscele di polveri ceramiche e di ossidi metallici oppure per infiltrazione di metalli fusi nel materiale ceramico, e caratterizzato da proprietà autopulenti. Attivati dalla luce solare, infatti, i pannelli permetteranno di trasformare le sostanze inquinanti e le polveri depositate sulla superficie in materiale organico idrosolubile. Basterà, quindi, un po’ di pioggia per ripulire il padiglione dalle sostanze inquinanti.
All’interno del padiglione prenderà vita invece la narrazione di una storia cinese sotto forma di “foresta virtuale”: uno spazio unico composto da circa 300 schermi installati in modo irregolare dove sarà proiettato un cortometraggio che ritrae momenti di vita delle comunità cinesi, evidenziando il ruolo svolto dallo shitang nella quotidianità, e dove si potranno condividere momenti di incontro e di scambio.
(Fabiana Cambiaso)
Studio Daniel Libeskind; Interior Exhibition: Ralph Appelbaum (New York/Beijing); Graphic Design: Han Jiaying (Beijing)
Realizzato: 2015
Area: 1000 mq
Materiali: Pannelli in Paglia, Scarti di Grano e Cermet
Applicazioni: Rivestimento
© Vingtsix; © Studio Daniel Libeskind
English version
Milan Expo 2015: the self-cleaning and air purifying Chinese Pavilion
Daniel Libeskind has unveiled designs for Vanke’s first ever overseas pavilion for the 2015 Milan Expo.
Clad in a self-cleaning, air purifying, metalized tile, which was designed by Libeskind in collaboration with the Italian company Casalgrande Padan, the “red serpentine-like” structure reinterprets the traditional Chinese Shitang (dining hall).
“The staggering rate of the cities’ growth does in fact put us in the condition of having to face the risk of social disintegration, where the principal of solidarity slowly fades away and individuals, prey to anonymity, survive in a crescendo of solitude. This is why Vanke chose ‘Shitang’ as the theme for its pavilion, a traditional Chinese social structure that lives on today in contemporary society under various forms, representing a possibility to socialize in a healthy, tranquil environment,” stated Vanke chairman Wang Shi.
Branching from the Expo’s overarching theme “Feeding the Planet,” the Libeskind’s “Shitang” will provide a space for visitors to “reflect and celebrate” the coming together of many cultures.
“For the Vanke Pavilion, I wanted to create a jewel—a place where people could gather, explore and experience something very Chinese and modern,” said Daniel Libeskind. “I drew from a spectrum of sources for the design—from the ancient writings of Confucius and Lao Zi to works from the Renaissance—with the goal of creating connections between many cultures.”
The pavilion’s sinuous form will welcome visitors with a grand staircase of white mosaic tile which will lead them into a “interior constellation” of more than 300 screens playing short films that capture the importance of “Shitang” in everyday Chinese life.
Once inside, visitors are offered views of the surrounding context and lakes via a roof-top observation deck.
(Fabiana Cambiaso)
Studio Daniel Libeskind; Interior Exhibition: Ralph Appelbaum (New York/Beijing); Graphic Design: Han Jiaying (Beijing)
Completed: 2015
Area: 1000.0 sqm
Materials: Straw, Waste of Grain and Cermet Panels
Applications: Cladding
© Vingtsix; © Courtesy of Studio Daniel Libeskind