Ritroviamo così la fashion people che vaga per le città con un senso di ritrovata umiltà che fa tanto atmosfera presepe o Sara Tommasi in pellegrinaggio.
Qui di seguito, per voi fedelissimi marziani, le testimonianze di chi si è approcciato al metodo di lifestyle italo-americano STAY UMILE.
«Nascondo sempre il mio cellulare per non esibire la tecnologia ai più poveri».
«Cammino a testa bassa pur avendo mille occhi aperti perché per strada non si sa mai».
«Per aiutarmi nel metodo Stay Umile indosso abiti fantasia con animali sotto alla vita, così li guardo per controllare che non scappino. Suscito stupore e ammirazione soprattutto in coloro che amano gli scacchi».
«Mi hanno fatto foulard che mi ritraggono ma io mi ci nascondo dietro con imbarazzo».
«Cammino per strada pensando alla morte di Ridge Forrester
e mi asciugo le lacrime con la manica di un maglione color Kleenex».
«Il metodo Stay Umile non ti fa perdere il sorriso, ma te lo fa donare al mondo con semplicità:
io per esempio lo accompagno sempre con evidenti occhiaie e spalle basse».
«Qualcuno pensa che mi piace vincere facile».
«Il mio motto è: vivi ogni giorno come se fosse sempre venerdì di quaresima».
«Ho appena iniziato l'approccio al metodo e il mio primo impegno lo metto nei capelli, che spettino con grande maestria.
Devo ancora lavorare sullo sguardo che per il momento pare sia troppo stay scazzo».
«La cromoterapia aiuta molto nell'affrontare la fase iniziale del metodo:
indossare il color tabacco è il modo migliore per passare inosservati e ricordare la fame nel mondo».