Essere italiani è uno stile di vita e in un paese paradossale come il nostro chi non si adatta è visto con diffidenza e pericolo. Max Paiella tuttavia non ce la fa ad aderire alle regole dell'italiano medio, non si comporta come lui, non ha i suoi interessi, anzi a dirla tutta, non crede assolutamente che quella figura possa essere un buon esempio da seguire.
In "Sono D'Accordo Su Tutto" allora si ritrova improvvisamente carcerato, posizionato in un limbo, a discutere con una voce femminile computerizzata (Paola Minaccioni) che gli comunica di avergli revocato la cittadinanza italiana e che l'unica soluzione possibile, diversa dalla prigione, è che venga ricollocato in un nuovo Stato a lui più affine, oppure che redima le sue diffidenze e si adegui all'Italia di oggi, il paese in cui comunque Paiella vorrebbe restare per via delle sue radici.
Accompagnato dalla band The Rabbits, Max Paiella comincia quindi a dare sfogo alla sua intera mostra di personaggi radiofonici, quelli che nel programma "Il Ruggito Del Coniglio", da anni, collauda e rinsalda mettendo alla berlina caratteristiche e inclinazioni della nostra società ipocrita e infettata, una società che dimostra di avere osservato benissimo e che ora deve tatuarsi bene nel cervello e sulla pelle per continuare a calcare quella terra calpestata fino a ieri. A momenti di spettacolo si alternano quindi anche momenti di riflessione, parentesi in cui il comico torna sé stesso e prova a riflettere sulle sue mancanze e sull'evoluzione di un Italia schizofrenica e alla deriva, in cui riuscire a pensare positivo è obiettivamente un impresa complicata e vana. Ne ha per tutti Paiella, da cittadini a politici, senza sconti, mentre medita su come ormai il trasformismo sia diventata l'arma di sopravvivenza principale in un paese sempre in conflitto con sé stesso e in cui tornare sui propri passi e ritrattare può esser solamente cosa vantaggiosa e fruttuosa.
Risalta sicuramente le doti del suo protagonista "Sono D'Accordo Su Tutto", mostra le capacità canore e imitatorie irresistibili e dissacranti di chi ama rivedere col proprio sguardo qualsiasi punto di vista, smontandolo e ricostruendolo a piacimento.
Ed è esattamente per questo motivo che meglio sarebbe andata se fosse stata presente sul palco una spalla in grado di stimolare efficacemente un'estrosità di fondo già pregevole, esattamente come Marco Presta e Antonello Dose riescono a fare nello show radiofonico. Una presenza, insomma, che avrebbe potuto accendere al grado giusto la fiamma di una personalità e di uno spettacolo teoricamente più dotati di quel che effettivamente appaiono.
Per maggiori informazioni sullo spettacolo, date, orari e biglietti, potete consultare la pagina dedicata sul sito del Teatro Sala Umberto di Roma: http://www.salaumberto.com/stagione/stagione-teatrale-2014-2015/399-max-paiella-sono-d-accordo-su-tutto.html