Episodi: 12
La trama (con parole mie): Andy Millman è un attore che cerca disperatamente di uscire dall'anonimato e dal suo usuale ruolo di comparsa grazie all'aiuto decisamente non troppo utile dell'agente Darren Lamb, che almeno in teoria dovrebbe occuparsi di piazzare un copione del suo assistito che porrebbe le basi per una sit-com. Nel frattempo, accanto all'amica attrice Maggie, Andy finisce per incontrare sul set, comparsata dopo comparsata, numerose celebrità di Hollywood e non solo pronte a rivelarsi ai suoi occhi per quello che sono oltre la facciata dei personaggi che interpretano.E non sempre le cose andranno proprio nel migliore dei modi.
Questo post partecipa alle celebrazioni mancate per il compleanno di Jean Claude Van Damme divenuto a causa di un sabotaggio quello di Kate Winslet.
L'umorismo inglese, fin dai tempi dei mitici Monty Phyton, si è ritagliato un posto speciale nel cuore di questo vecchio cowboy, grazie alla sua verve nerissima ed ai toni spesso più sotto che sopra le righe: uno dei titoli che maggiormente è riuscito a rappresentarlo sul piccolo schermo nel passato recente è stato lo spassosissimo Extras, prodotto dalla BBC e responsabile del lancio verso la grande industria hollywoodiana del caratterista Ricky Gervais, che con il suo Andy Millman ha regalato al pubblico uno dei personaggi più antipatici eppure irresistibili della tv. La condizione di comparsa dell'aspirante attore cui presta fisicità e lingua tagliente proprio Gervais permette allo spettatore di esplorare da dietro le quinte il mondo dorato del Cinema attraverso le opinioni che il protagonista si costruisce, lavoro occasionale dopo lavoro occasionale, a proposito delle personalità dello spettacolo con le quali si trova a lavorare, dal borioso Ben Stiller allo spaurito - ed allora profondamente bambino - Daniel Radcliffe, passando per David Bowie, Samuel Jackson, Ian McKellen e molti altri.Il rapporto con la celebrità, gestito in maniera intelligente dagli sceneggiatori, porta ognuno di noi a ripensare a quelle volte in cui ci si è trovati ad avere a che fare con grossi nomi scoprendo che potevano rivelarsi una sorpresa o una delusione: io stesso, dagli abbracci di Joe Lansdale e Ben Harper alla capatina in bagno con Serj Tankjan fino all'avversione per Capossela, Devandra Banhart o Dani Filth ho potuto scoprire lati che non conoscevo di qualche "big", così come accarezzare la strana sensazione di stare tranquillamente chiacchierando con qualcuno in grado di toccare milioni di persone in tutto il mondo.Parallelamente a questo più universale discorso, la rincorsa del successo da parte di Andy si traduce anche nel complesso - ed irresistibile - rapporto con il suo inetto agente, che regala alcune delle perle più divertenti della serie, mentre Maggie, sua spalla e compagna "sul campo", fornisce gli assist ideali per le migliori chicche del main charachter, specie quando si tratta di essere dissacranti e pungenti.Ma dato che oggi stiamo celebrando un compleanno - anche se quello sbagliato, perchè nonostante la buona Kate Winslet sia da sempre una delle mie favorite, sia fisicamente che come attrice, non ci sarebbe dovuta essere neppure gara con il mitico, inossidabile, straordinario re dei calci rotanti, Jean Claude Van Damme -, il riferimento principale del post va ovviamente all'episodio della prima stagione all'interno del quale compare proprio la nostra festeggiata, protagonista di un film ad argomento Olocausto nei panni di una suora.Il ruolo e le opinioni della pane e salamissima Kate, pronta a dare man forte a Andy nei momenti in cui si tratta di confrontarsi con Maggie a proposito delle telefonate spinte che la stessa riceve da un attrezzista con il quale ha appena iniziato una relazione - indimenticabile il momento in cui le loro prese per il culo vengono notate dall'interessato - e a dispensare consigli senza peli sulla lingua - "Vuoi un Oscar? Fai un film sull'Olocausto e vai tranquilla!", oppure "Ecco un altro bel modo per vincere la statuetta: interpretare un disabile" - agli aspiranti attori.Accanto alle performance certamente sboccate della storica protagonista di Titanic - che, in effetti, avrebbe conquistato l'Academy proprio grazie ad un ruolo legato all'Olocausto con The reader - impazza Andy, reclutato per figurare come soldato nazista e protagonista di un tentativo di approccio rispetto ad una delle "suore" che si rivela essere una fervente cattolica, ostacolo non da poco per l'assolutamente ateo Millman - leggendaria la sequenza del confronto con i fedeli del circolo di preghiera, così come il primo "contatto" con la sorella del "bersaglio" di Andy, che porta i segni di una paralisi cerebrale -.Un episodio tra i più divertenti, dunque, questo incentrato su Kate Winslet, simbolo delle potenzialità di una serie troppo poco nota qui nella Terra dei cachi ma che andrebbe recuperata fosse anche giusto per godersi l'altra faccia della medaglia delle celebrità.
MrFord
Si uniscono ai festeggiamenti mancati di Van Damme a favore di Kate Winslet anche i blog:
Bette Davis eyes
Combinazione causale
Director's Cult
Ho Voglia di Cinema
Il Bollalmanacco di Cinema
In Central Perk
Movies Maniac
Pensieri Cannibali
Recensioni Ribelli
Scrivenny 2.0
"When I wake up in my makeupit's too early for that dress
wilted and faded somewhere in Hollywood
I'm glad I came here
with your pound of flesh
no second billing cause you're a star now."Hole - "Celebrity skin" -