Magazine Diario personale

Extraterrestre

Da Saraconlacca

C’era un tipo che viveva in un abbaino
per avere il cielo sempre vicino
voleva passare sulla vita come un aeroplano
perché a lui non importava niente
di quello che faceva la gente
solo una cosa per lui era importante
e si esercitava continuamente
per sviluppare quel talento latente
che è nascosto tra le pieghe della mente
e la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
dalla finestra nel tetto con un messaggio
voleva prendere contatto, diceva:

“Extraterrestre portami via 
voglio una stella che sia tutta mia 
extraterrestre vienimi a cercare 
voglio un pianeta su cui ricominciare 

Una notte il suo messaggio fu ricevuto
ed in un istante é stato trasportato
senza dolore su un pianeta sconosciuto
il cielo un po’ più viola del normale
un po’ più caldo il sole, ma nell’aria un buon sapore
terra da esplorare, e dopo la terra il mare
un pianeta intero con cui giocare
e lentamente la consapevolezza
mista ad una dolce sicurezza
“l’universo é la mia fortezza!”

“Extraterrestre portami via
voglio una stella che sia tutta mia
extraterrestre vienimi a pigliare
voglio un pianeta su cui ricominciare!”

Ma dopo un po’ di tempo la sua sicurezza 
comincia a dare segni di incertezza 
si sente crescere dentro l’amarezza 
perché adesso che il suo scopo é stato realizzato 
si sente ancora vuoto 
si accorge che in lui niente é cambiato 
che le sue paure non se ne sono andate 
anzi che semmai sono aumentate 
dalla solitudine amplificate 
e adesso passa la vita a cercare 
ancora di comunicare 
con qualcuno che lo possa far tornare, dice: 

“Extraterrestre portami via 
voglio tornare indietro a casa mia 
extraterrestre vienimi a cercare 
voglio tornare per ricominciare! 
Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre non mi abbandonare
voglio tornare per ricominciare!”



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