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ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero

Creato il 05 ottobre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Michele Raniero

ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero

Michele Raniero è nato nel 1991 a Rivoli, in provincia di Torino, e vive ad Orbassano. Frequenta il terzo anno della Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino. ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti è il suo romanzo d’esordio e il primo di una serie che vede per protagonista Met Roustin, un giovane soldato che combatte contro forze a lui superiori per la salvezza del proprio mondo e delle persone che ama.

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Saga “La società degli uomini morti”:

1. Extraunione

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ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero
Titolo: ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti
Autore: Michele Raniero
Serie: La società degli Uomini Morti #1
Edito da: Il Ciliegio
Prezzo: 16,00 €
Genere: Fantascienza
Pagine: 228 p.
Voto:
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ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero
ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero
ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero

 Trama: Unione rischia di essere definitivamente distrutta dall’attacco di una potenza straniera che ha tessuto il suo piano di conquista alla ricerca di vendetta. Forse un’ultima speranza alberga in un altro continente sottomesso, quell’Extraunione comandata dalla Società degli Uomini Morti, un’organizzazione clandestina nata nell’odio, che agogna la libertà perduta, che lotta per la rinascita. Met Roustin, in una corsa contro il tempo, dovrà cercare di unire quei due mondi che, a causa dello strano disegno del Destino, sono entrambi suoi, prima che l’intero pianeta paghi le colpe di un solo uomo.

Recensione

di Danylù 

Inizio questa recensione parlando subito dell’analisi dello stile. In fin dei conti è la cosa che ho apprezzato maggiormente: lineare, scorrevole, chiaro. Grazie a questa sua capacità di scrivere, tra l’altro, correttamente in italiano, l’autore riesce a catturare l’attenzione del lettore e spingerlo ad andare avanti nella lettura. Fin dalle prima pagine salta all’occhio questa caratteristica. Poca poesia e niente virtuosismi, a volte qualche frase fatta, ma lo stile risulta pulito.

ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero

Nonostante la storia non sia nulla di eccezionale, pur avendo parecchi spunti interessanti, il giovane autore si fa seguire e  riesce persino a far affezionare il lettore ai personaggi. Non sono molti i protagonisti e le comparse, ma in ogni caso sono poco caratterizzati. Si intuiscono dei background ma non si approfondisce nulla.

 Arrivi a fine libro, ti accorgi che Met Roustin ti piace, ma non sai perchè. O comunque non riesci ad averne un’idea ben chiara. Spero che questa mancanza di “storia” dei personaggi sia dovuta al fatto che ci troviamo dinnanzi al primo volume di una tetralogia, e che più avanti l’autore indagherà con più accuratezza il passato dei protagonisti, anche perchè, alcuni di loro se ben sviluppati, potrebbero diventare delle icone.

ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero
La trama come accennato precedentemente, non è molto ricca di sorprese, a volte un po’ ingenua nella risoluzione di alcune problematiche, ma l’azione è tanta. Le scene “action” sono ben composte e la scrittura assume un tono adeguato e talvolta impeccabile.

 Non ho apprezzato per nulla le illustrazioni. Poche e per nulla curate. Non sono servite a dare alcuno spunto al lettore, non fanno conoscere meglio né i personaggi né le situazioni. Purtroppo essendo io stessa illustratrice soffro in maniera inaudita quando vedo questi scempi. E’ un peccato perché, in fin dei conti, ExtraUnione merita e darebbe molti spunti per fare delle illustrazioni epiche. Soprattutto nelle scene degli scontri che ho amato molto, grazie proprio alla gradevolezza della scrittura.

Mi ha delusa il finale, è vero che siamo di fronte a una serie, siamo d’accordo sul finale aperto, ma il finale di Extraunione è un portone spalancato su un mondo!

Mi aspettavo altro, ma mi ha divertita molto l’ultima frase: E gli dei Risero. 

Booktrailer


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