Magazine Viaggi

Exuma: l’isola dei maiali che nuotano

Creato il 09 settembre 2015 da Marika L

La prima cosa che noti quando arrivi a Exuma non è il mare, non è il paesaggio, non sono i maiali che nuotano.
E' l'aeroporto.

Io uno così microscopico non lo avevo mai visto, infatti quando siamo scesi dall'aereo e ho spalancato la bocca Diego ha detto "Ma mica è solo questo!".
Per la cronaca: si, è solo questo.
Vi basterà sapere che non hanno il nastro per le valigie ma una saracinesca che aprono di volta in volta e da cui spunta un omone che a mano carica i bagagli.

Con Exuma, comunque, è stato amore a prima vista.
Lo ammetto, ho scelto quest'isola solo perché tentata dai maiali che nuotano, un po' come tutti. Fino alla fine sono stata indecisa sul numero di notti, perché è vero che sono una persona che ama stare in pace e silenzio, ma fino ad un certo punto.
Diciamo che preferisco le vie di mezzo.

A Exuma invece non c'è nulla.
L'isola è percorsa da un'unica strada che collega tutte le zone con la città principale e sede dell'aeroporto: George Town. Che poi tu arrivi e dici "Dai, facciamo un giro in città!" e ti aspetti negozi, ristoranti, vita.
Macchè.
Se nelle altre località (non so neanche come definirle, credetemi) ci sono tre case, a George Town ce ne sono sei.

Comunque poi capisci che il bello di Exuma è questo e il niente finisce per bastarti.
E' un luogo che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita per il mare più bello che io abbia mai visto e per ritrovare un contatto estremo con una semplicità e spensieratezza che troppe volte mettiamo da parte, lasciando perennemente che altre cose ci distraggano.

E poi ci sono loro, le persone.
All'apparenza timidi, gli abitanti di Exuma impiegano due secondi ad aprirsi e prendere confidenza. E che buffa questa cosa che ti salutano tutti, bambini compresi!

In questo post non vi parlerò dei maiali che nuotano e neanche del mare, perché preferisco dedicare più spazio alle attività da svolgere sull'isola con un post specifico, ma giuro che le informazioni arriveranno presto.
Oggi voglio fornirvi un po' di linee guida per organizzare il vostro soggiorno, sperando vi risultino utili.

Come arrivare a Exuma?

Ad Exuma si arriva con l'aereo partendo da Miami e il volo diretto di American Airlines/American Eagle (solo uno al giorno) dura circa 50 minuti.
Esistono anche voli che fanno scalo a Nassau.

Gli aerei non sono piccoli piccoli, per intenderci sono tipo quelli di Ryanair, viva i termini tecnici.
Nel senso, sono aerei a tutti gli effetti.

Quando andare a Exuma?

Il periodo migliore dicono sia quello che va da febbraio/marzo ad aprile, ovvero la stagione secca. Io, ovviamente, sono andata dal 22 al 28 agosto, nel pieno della stagione delle piogge.
La domanda che dovete farvi è una: quanto influirebbe il cattivo tempo sul vostro viaggio?
Noi sapevamo che dopo tre settimane on the road avevamo bisogno solo di trascorrere qualche giorno senza fare nulla ed eravamo mentalmente preparati alla reale possibilità di trovare solo acquazzoni. Siamo stati fortunati perché il tempo è stato quasi sempre perfetto e molto caldo, con solo qualche breve temporale che poi lasciava spazio ad un sole ancora più forte.

Tuttavia abbiamo evitato per un pelo la tempesta tropicale Erika, chiedendo all'ufficio di American Airlines di anticipare il nostro volo di un giorno, perché avevamo programmato di fare George Town - Miami e Miami - Roma nella stessa giornata, sentendoci tranquilli grazie alle cinque ore di stacco. In realtà poi ci siamo mossi diversamente per non rischiare di perdere il volo per Roma a causa di Erika, dal momento che ovviamente nel caso di una tempesta tropicale gli aerei da Exuma non partono.

Questa cosa non ha influito assolutamente sul nostro viaggio ma, anzi, siamo stati felici di trascorrere una notte in più a Miami.
C'è da dire però che chi è arrivato pochi giorni dopo di noi e si è trovato nel bel mezzo della tempesta non deve aver goduto di giornate piacevoli.
Lì forse un po' mi sarei arrabbiata.

Non affidatevi assolutamente alle previsioni giornaliere perché non sono per nulla attendibili e ricordate che nella maggior parte dei casi si tratta solo di fortuna, il cattivo tempo può esserci nella stagione delle piogge così come in quella secca, però è giusto dire che solitamente durante i nostri tardo inverno e primavera si rischia di meno.

Come è fatta Exuma?

Questa è una cosa che mi sono chiesta spesso prima di partire.
Exuma si divide in Great Exuma e Little Exuma, collegate tra loro da un ponte. Nonostante le piccole dimensioni dell'isola principale, l'Arcipelago di Exuma è in realtà molto grande e comprende più di 350 minuscoli isolotti disabitati o di proprietà privata.

Qui e lì sono sparsi bar e ristorantini e quasi tutti sono piccoli e di legno, io vi consiglio di mangiare nella zona chiamata Fish Fry, situata pochi chilometri prima di George Town venendo dall'aeroporto. Si tratta di una serie di baracchini coloratissimi affacciati sul mare. Alcuni propongono una cucina semplice e tipica, mentre altri fungono da sport bar, BBQ, bar, ecc.
Indimenticabili le costolette di Porgie's!

Come dicevo, c'è solo una strada principale che si chiama Queen's Highway, mentre quelle secondarie non hanno un nome perché le località sono davvero minuscole, quindi basta dire, ad esempio, "Il bar situato a Steventon" e non puoi sbagliare, perché c'è solo un bar in ogni zona.
Al massimo due.
O, nella maggior parte dei casi, nessuno.

Come muoversi a Exuma?

A meno che non vogliate restare per tutto il tempo nel villaggio, avrete bisogno di noleggiare un'auto.
Io credo sia indispensabile perché permette di girare l'isola in totale autonomia, cambiando spiaggia anche più volte al giorno.
Sotto consiglio della proprietaria di casa, ci siamo affidati a Don's Car Rental che ha l'ufficio proprio di fronte all'aeroporto. Il costo per un'auto vintage (per non dire vecchia e quasi distrutta) si aggira intorno ai 60 dollari al giorno.
Noi avevamo una jeep, che si è rivelata utilissima in relazione alle strade secondarie non sempre asfaltate.

Contatti
Phone: (242) 345-0112
Fax: (242) 345-0113
Email: [email protected]

Quanto costa la vita a Exuma?

Ed ecco il punto dolente.
In relazione ai suoi servizi turistici praticamente nulli o comunque molto carenti, Exuma è decisamente costosa.
Per un pasto di una portata e una birra in un baracchino (e in compagnia delle formiche) non abbiamo mai speso meno di 18/20 dollari a testa.
Noi abbiamo quasi sempre fatto la spesa e cucinato a casa, ma non aspettatevi che i market siano molto più economici.

A Exuma troverete soprattutto prodotti d'importazione: la popolazione vive di pesca e coltiva davvero pochissimo.
I market sono abbastanza forniti, al massimo vi capiterà di leggere cartelli con scritto "La frutta arriverà mercoledì" e cose del genere.
Ovvio, non hanno mille tipi di biscotti o di yogurt, ma basta adattarsi un pochino.

La cosa più cara in assoluto è l'escursione per raggiungere i maiali che nuotano, ma ve ne parlerò meglio in un altro post.

Dove alloggiare a Exuma?

Sparsi per l'isola ci sono alcuni villaggi, ma il Sandals ha praticamente il monopolio. Esistono diverse tipologie di sistemazione, tuttavia io vi consiglio di optare per una casa dotata di cucina.
Non spaventatevi se alcune vi sembrano troppo isolate: Exuma è uno dei luoghi più sicuri al mondo.
Pensate che gli abitanti dell'isola non hanno neanche l'abitudine di chiudere a chiave la porta di casa!

Noi siamo stati decisamente fortunati, perché abbiamo trascorso quasi una settimana in una villa bellissima, dotata di spiaggia privata. La proprietaria, Ann, ci ha addirittura lasciato un cellulare con scheda locale nel caso in cui avessimo avuto bisogno di chiamarla.
La villa si divide in tre piani, noi avevamo quello di mezzo che è anche il più bello di tutti perché situato allo stesso livello del mare. Al piano di sotto vive una famiglia locale che aiuta la signora nella gestione della casa e che, vi assicuro, non vedrete mai perché i suoi componenti sono estremamente discreti. Il piano superiore viene fittato, ma noi abbiamo avuto la fortuna di trovarlo libero e accessibile.
Se vi interessa, qui trovate il link.

Com'è la vita notturna a Exuma?

Se siete in cerca di nightlife, cambiate isola perché Exuma non è sicuramente quella adatta alle vostre esigenze.
Prima di partire ci eravamo informati su qualche bar o localino ed effettivamente ce ne sono un paio (Ci era stato consigliato da varie persone Latitudes, ad esempio) ma noi non abbiamo mai preso parte alle serate.
Innanzitutto perché dopo intere giornate al mare crollavamo prestissimo e in secondo luogo perché abbiamo preferito mischiarci con la gente del posto, trascorrendo un bellissimo venerdì sera allo sport bar di Fish Fry con musica alta e persone pronte a sorriderci e a scambiare quattro chiacchiere. C'erano davvero tantissime persone, tutti locals, ma quando poi siamo tornati il giorno dopo per una birra il proprietario ci ha detto "Dovete tornare di venerdì, ieri la serata era morta".
Se lo dici tu.

A Exuma vi accorgerete di come la musica sia parte integrante della vita di ogni individuo: dal bambino all'anziano, tutti ascoltano musica.
Nella maggior parte dei casi a volumi esagerati.
E, sempre nella maggior parte dei casi, troverete qualcuno che accompagna le note ballando.

Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d'onda emergevano, ove raro
un uccello sostava, scivolosi al sole
belli come smeraldi. Quando l'alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l'insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; ma al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.

Umberto Saba - Ulisse


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine