Magazine Psicologia

Eyeballing

Da Simonetta Frongia

E' strano ma ogni volta che si parla di giovani i media utilizzano toni sensazionalistici e, soprattuto si tende a parlare di loro sempre e solo in termini di problemi. L'ultima novità sembrerebbe di alcuni giorni fa, blog e giornali riportano la notizia in questi termini: Vodka negli occhi il nuovo sballo dei giovani. Ho fatto un giro in rete e vi assicuro che la notizia era sempre uguale, non si cambiava neppure la punteggiatura, a quanto pare c'è un altro fenomeno da analizzare: quello del copia incolla delle notizie!
Ecco la notizia come è rimbalzata in rete Si chiama eyeballing ed è la nuova moda degli adolescenti. Niente più chupito, niente più un bicchiere buttato dopo l'altro, adesso per sballarsi i giovani versano direttamente la vodka negli occhi come fosse un collirio, gli occhi bruciano e l'alcol arriva subito nel sangue,con effetto immediato, passando per le mucose. Una follia che si sta diffondendo tra i più giovani che, non contenti, mettono i video su Youtube e raccontano ai visitatori gli effetti del nuovo modo per sballarsi.”Prima precisazione: l'eyeballing non sarebbe un fenomeno così nuovo poiché apparso per la prima volta nei campus inglesi e americani già nel 2008 e, sembrerebbe circoscritto all'ambiente universitario appunto! In Italia sembrerebbe un fenomeno circoscritto alla movida romana di Campo dei fiori, quindi non è ancora una moda! Il tono sensazionalistico del primo giornale che ha pubblicato la notizia sembra aver contagiato tutti gli altri media.
La notizia continua in questo modo: I giovani vanno incontro a danni gravissimi. Al primo posto c'è la lesione della cornea. Ma anche dei danni meccanici, che vengono determinati dalla bottiglia o dal bicchiere appoggiati sul bulbo oculare e danni chimici, provocati dall’immissione nell’occhio di una sostanza capace di provocare gravi irritazioni”. Io non sono un oculista quindi prendo la notizia per buona, però mi chiedo se i colliri in commercio, se gli struccanti per occhi ed i cosmetici come il mascara e le matite per il trucco siano del tutto innocue....................
Continuo a leggere il sindaco di Roma Gianni Alemanno afferma È una cosa terribile.È una delle tante perversioni strane della cultura dello sballo e per un attimo di brivido si rischiano gravi danni alla salute. È un circolo vizioso in cui non bisogna mai entrare e da cui si deve tenersi lontani”.Replica Giorgio Ciardi, delegato del sindaco di Roma alla Sicurezza. “Stiamo ragionando per avviare una campagna di sensibilizzazione. L’ordinanza è uno degli strumenti per risolvere il problema alcol, ma qui c’è un problema di ricostruzione della personalità di chi ha questi comportamenti. Oltretutto è pericoloso per la vista, è una follia, non possiamo certo mettere una squadra di oculisti nelle zona della movida”.
Provo a rileggere, faccio un po' di brain storming e, forse non sono l'unica ad averlo fatto!Alemanno parla di perversione della cultura dello sballo e qualche psicologo utilizza la solita cantilena del comportamento disturbato come richiamo d'aiuto da parte dei giovani, Ciardi parla addirittura di ricostruzione della personalità e, già si pensa ad una squadra di oculisti da inserire in zona movida, ma per fare cosa?Forse sono insolente ma io in queste parole ci vedo il solito allarmismo, il solito al lupo al lupo e a misure che servono a rattoppare un buco dove non si può fare di meglio. Ci vedo un po' di ignoranza riguardo alla sfera “psicologia giovanile” e una certa propaganda psicologica che ci vorrebbe tutti “malati”.Io non nego certo che il fenomeno esista ma tenderei a ridimensionare quello italiano anche perché si sa, noi siamo esterofili soprattuto riguardo le mode del momento e, non solo nella sfera comportamentale. Ancora, prima di rimbalzare la notizia da un giornale all'altro, da un blog all'altro con il metodo del copia e incolla sarebbe bene valutare la portata del fenomeno. In secondo luogo eviterei nuovi allarmismi per le famiglie ed il sistema educativo in genere. Terzo: le ordinanze, come già dimostrato servono poco o niente, non serve mettere paletti e recinzioni in ogni luogo e per ogni comportamento altrimenti si rischia che questi degenerino ancor di più, almeno che non sia questo il vero intento creare un allarme per vendere magari nuovi farmaci, per creare nuovi consulenti, nuove figure. Chissà! Quarto forse questo parlarne senza cognizione di causa invece di ridimensionare il fenomeno lo farà esplodere, ci avevate pensato?Io sarei propensa a ridimensionare i termini della questione e, spero di non vedermi nei giorni avvenire frotte di specialisti in TV che parlano del fenomeno almeno per tre motivi: 1) non si hanno dati sufficienti sulla questione; 2) eviterei nuovi allarmismi riguardanti il mondo giovanile. Infatti quando si parla di adolescenti e giovani adulti se ne parla male, poco e in termini negativi. Alcuni esempi? I giovani esistono nei media solo quando ubriachi vanno a schiantarsi da qualche parte e, parte la campagna anti alcool e discoteche chiuse entro una certa ora il sabato sera. Un ordinanza sembra possa bastare a risolvere la questione, intanto le famiglie non dormono per paura che i loro figli incappino in un mix di alcool e auto veloci! Ancora i ragazzi fanno a botte fuori da scuola, abbiamo classificato il fenomeno come bullismo, intanto nascono centri, consulenti, progetti per arginare il fenomeno ma, il bullismo continua ad esistere, ed è sempre esistito, intanto centri di consulenza si arricchiscono con i progetti per arginare il fenomeno, le scuole di fatto non fanno niente e le famiglie vivono con l'ansia che il figlio venga picchiato fuori da scuola. Certe notizie non fanno altro che far crescere il fenomeno.Altro, ed ultimo caso : sempre più bambini sembrano non in grado di mantenere la concentrazione alta per molto tempo. Sembrano tutti affetti da Sindrome del disordine d'attenzione, anche qui nascono centri e progetti per il problema, di fatto tutto ricade sulle famiglie ed i bambini vengono narcotizzati con sostanze psicotrope.
Continuo a fare l'insolente e mi domando come mai ogni volta nasce subito una definizione del problema ed uno specialista che ha in tasca la soluzione ma, perché nessuno si prende la briga di chiedersi il “Perché” dei fenomeni?Ritornando al fenomeno a monte, c'è da chiedersi Perché questo bisogno di sballo? Se di sballo si tratta. Perché stordirsi con la vodka in un occhio?Le risposte possono essere infinite, tante quante i soggetti che hanno provato l'esperienza e, probabilmente è una risposta multi fattoriale. Io non ci vedo qualcosa di patologico in sé, ma ci vedo qualcosa di patologico nel mondo che ci circonda.Questa moda ricordiamocelo nasce nei college americani, quindi si presuppone che questi giovani non siano certo degli stupidi e che siano in parte a conoscenza di eventuali rischi. Io sarei propensa non ad una patologizzazione del fenomeno ma lo inserirei nei riti di passaggio. In passato il giovane viveva dei riti di passaggio in varie fasi d'età: di solito erano riti legati a cerimonie sacre, lo stesso matrimonio era un rito poiché il giovane diventava adulto nel momento in cui decidendo di lasciare la famiglia d'origine si accingeva a costruirne una nuova. Ora la fase giovanile è sempre più dilatata, la stessa adolescenza è più un fenomeno sociale che non biologico e psicologico e, l'autonomia personale è paradossalmente ridotta. Un giovane di 18, 25,30 anni che studia e non lavora è visto come un immaturo, di fatto lo è poiché non è in grado di essere autosufficiente, è un adulto a metà: guida, beve, vota, fa sesso, ma vive con mamma e papà. E' produttivo ma non produce. Il rito di passaggio non c'è stato e non ci sarà formalmente, ecco che in modo inconscio il giovane ricerca la compagnia dei coetanei e crea una sub cultura (quella giovanile) dove il rito per essere accettato passa attraverso gesti “di coraggio” estremi. Gesti in parte autolesionistici. Ma anche i riti delle tribù di guerrieri passavano attraverso l'autolesionismo. Non è forse autolesionistico buttarsi con delle corde legate ai piedi giù da un dirupo? Infatti da noi è diventato uno sport estremo il bungi Jumping! Non è autolesionistico marchiarsi la pelle con dei chiodi o con dei ferri caldi? Non è autolesionistico fumare coca tutto il giorno? In quelle culture con quei gesti (se si supera la prova) si diventa uomini anche se si hanno 6 anni, da noi tutto è un comportamento riconducibile al patologico. Propongo ancora una volta il dubbio come metodo di comprensione di certi comportamenti, io provo prima a chiedermi il “Perché” delle cose, se ci riesco solo dopo provo a darmi delle risposte che non siano uniche ed univoche ma molteplici e falsificabili.
Simonetta Frongia  
P.S: Non ho inserito nessun video relativo all'eyeballing perchè non vorrei pubblicizzare il fenomeno, ma una canzone che forse spiega in poche parole il disagio giovanile.

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