La trama (con parole mie): William e Alice Hartford sono una coppia bella e di successo della New York che conta. Lui è un medico ormai affermato, lei un'esperta del settore artistico, sono ricchi, felici e con una famiglia perfetta: non potrebbero desiderare altro nella vita.Quando il racconto di una fantasia erotica di Alice scatena una crisi profonda in William, l'affascinante dottore si imbarca in un viaggio oltre i confini della notte alla scoperta di un lato della città che non conosceva, accendendo la scintilla che porterà il suo rapporto con la moglie ad esplodere.Coinvolto, inoltre, da un vecchio amico pianista fino ad assistere ad un incontro segreto organizzato da un'elite misteriosa e molto gelosa della privacy dei "party" che organizza, William scoprirà di dover fare i conti con ben altro che il tradimento, il sesso e i desideri proibiti: di fronte a lui, infatti, comincerà a prendere forma una vera e propria minaccia per i suoi cari.
E così, siamo arrivati alla fine.
L'ultimo lavoro del Maestro dei Maestri.
Un film controverso, amato alla follia ed odiato disperatamente.
Indovinate un pò da che parte sta il vecchio Ford?
La prima volta che vidi Eyes wide shut fui dubbioso, principalmente perchè mio fratello l'aveva dipinto come l'ultimo, grande monito di quello che, senza ombra di dubbio, è stato uno dei registi più importanti - se non il più importante - della Storia della settima arte, mentre il sottoscritto temeva fortemente l'ingerenza di chi - Spielberg in primis - aveva avuto l'occasione di metterci le mani sopra dal momento stesso della morte del Nostro, avvenuta quando ancora questo incredibile lavoro era in fase di produzione, montaggio e arzigogoli vari.
Ma poche palle. Eyes wide shut è una bomba. Un film che manca la zampata dei Capolavori kubrickiani per un nonnulla.
Un ritratto dei rapporti di coppia lucido, sensuale e terribile come non se n'erano mai visti.
Sempre contro, come il buon Stan.
Orchestrando ed incastrando neanche si fosse nel pieno del più perfetto dei sessantanove una coppia di attori in parte clamorosa - tanto che divorziarono non molto tempo dopo il termine delle riprese - ed una tecnica da urlo - piani sequenza ed un utilizzo della musica oltre i limiti del magistrale -, ispirandosi all'opera Doppio sogno di Arthur Schnizler, Kubrick porta sullo schermo la forza e le maschere del matrimonio adattandole ad un'epopea tra il thriller e il grottesco che ricorda la meraviglia scorsesiana di Fuori orario ed anticipa le meraviglie di Lynch - potrei dedicargli una retrospettiva come questa prossimamente - Mulholland drive e Inland empire, mutando un lavoro di concetto in una sorta di viaggio iniziatico che, al contrario della norma, considera e mette sulla bilancia due differenti visioni, incarnate da Bill Hartford e sua moglie Alice.
Uomini e donne, la facilità del tradimento fisico guidato dall'istintività e quello dell'influenza mentale, che non necessariamente deve o dovrà avere uno sfogo anche reale: lasciare da parte tutto quello che ci riserva il destino così come i sogni che lo stesso non potrà mai tradurre in ricordi, osservare nella loro esecuzione l'improvvisazione dell'istante e l'eleganza da eminenza grigia dell'idea.
Eyes wide shut è davvero un sacco di cose, troppo.
Un pò come quando ci si imbarca in una storia che finisce per essere ben oltre i confini che normalmente finiamo - volenti o nolenti, perennemente in crisi d'identità come Bill Hartford, intento ad ogni piè sospinto a mostrare il suo tesserino identificativo come per dichiarare al mondo di essere un medico, e dunque un uomo rispettabile, e la sua compagna Alice, che gioca al gatto col topo senza mai predere davvero in considerazione l'idea di uscire dal seminato, forse per paura dei labirinti di Shining: Eyes wide shut non va sottovalutato, perchè rappresenta una minaccia come quella che è stata per i suoi interpreti, o per l'incredibile abisso che si schiude nella notte che il buon medico dedica alla trasgressione estrema, a quello che non è mai stato, ma che, forse, avrebbe voluto essere - incredibile il confronto tra Cruise/Bill e la coinquilina di Domino, un vero e proprio saggio di recitazione e senso della scena -, al rischio che tutti corrono, quello di lasciare che mente ed istinto si fondano, fino a mettere in gioco ogni certezza della propria vita.
Eyes wide shut è un film che racchiude l'opera intera del vecchio Stan, dallo spirito rivoluzionario rispetto ad una società che non è mai stata considerata "casa" dal regista alla sensualità proibita e grottesca di Lolita, dall'osare di un protagonista solo in apparenza freddo come Barry Lyndon alla fusione tra immagini e musica di Arancia meccanica: il sesso, base taciuta della nostra convivenza civile, diviene il simbolo principale della struttura di potere che regola le architetture del mondo e del Cinema - meravigliosa l'apertura in bilico tra la casa degli Hartford e la festa -, i rapporti tra Uomo e Donna, la base della politica che è essa stessa alla base del mondo, la tecnica ed il sentimento, il compromesso ed il rischio, il rapporto di una vita e la fuga di una notte.
Cosa vale di più? Il sogno o la verità?
Dove stiamo andando? E cosa rischiamo?
C'è solo una risposta, al viaggio del dottor Bill.
Di Alice, degli ungheresi, dei pianisti e delle coppie.
Una risposta che non ha parole d'ordine, o colonne sonore che si stoppano ad un gesto.
Non ci sono Fidelio che tengano.
O giuramenti, o sogni, o doppi sogni.
Bisogna scopare, e non c'è altra storia.
Perchè questo è il metronomo del nostro essere animali sociali.
E non c'è sfida più grande che il Maestro potesse lanciare.
MrFord
"Let's fuck 'til the sun goes up
because we haven't got long but we've got enough
a night to remember, a day to forget
(don't stop 'til we pirouette)
I'm no saint, you're no martyr
one more night playing heart pinata
how do you say goodbye..."Bring me the horizon - "Fuck" -