Magazine Cinema

Eyes Wide Shut, il testamento artistico di Stanley Kubrick

Creato il 06 ottobre 2014 da Nicola933
di Michele Giacci Eyes Wide Shut, il testamento artistico di Stanley Kubrick - 6 ottobre 2014

Di Michele Giacci. Il problema di Eyes Wide Shut, l’ultimo film di Stanley Kubrick, fu che alla sua uscita – esattamente quindici anni fa – a vederlo in anteprima fu un accozzaglia di criticoni appena usciti dalle scuole medie che, sgattaiolati fuori tre ore dopo, si esibirono in una farcita decorazione di critiche nei confronti del regista, che a loro detta era vecchio, stanco del mondo e distaccato dalla realtà del momento.EyesWideShut

Gelosia, sogni e fantasie, sensi di colpa e prostitute. Per un’ultima volta Stanley Kubrick distrugge le aspettative di genere, e ancora una volta, come in tutta la sua carriera, i critici non potevano che vedere quello che non c’era.

Non c’è consolazione nel dover leggere le parole ”The End” sull’opera postuma del regista; questo sorprendente film è un affascinante ultimo tassello del mosaico Kubrickiano, che forse sarebbe stato accolto diversamente se il suo autore non fosse morto quattro giorni dopo il completamento della pellicola. Ma avrebbe comunque continuato a scuotere il pubblico nello stesso modo, in silenzio. Il film più rischioso di qualsiasi carriera realizzato dall’uomo capace di creare un universo tutto nuovo con ciascuno dei suoi film. Sceglie la camera da letto come ultima frontiera, al punto che le conversazioni coniugali prolungate sono grandi eventi in una lunga e tortuosa storia surreale. Spesso accusato di creare personaggi di ghiaccio, questa volta ha toccato la parte nascosta dell’iceberg.

fhd999ews_tom_cruise_014

Eyes Wide Shut è un film su aneliti sessuali, uno di quelli che flirta con il ridicolo ma sostiene la sua stranezza e la gravità fondamentale di ogni cosa. L’intensità onirica di precedenti visioni Kubrickiane è in pieno vigore qui, nell’adattamento di una novella viennese del 1926. In Doppio sogno di Arthur Schnitzler, che il film segue con tanta facilità ed è sorprendente vedere come New York acquisisca un sapore grandiosamente viennese, un medico e sua moglie vengono presi nel vortice della gelosia sessuale. Lui è coinvolto in un selvaggio, susseguirsi di avventure cupe e lascive, il tutto senza una fine. Passo dopo passo, questa languida pellicola scivola in un regno misterioso e sensuale allo stesso modo.

”Tutto sembra irreale: la sua casa, la moglie, il figlio, la sua professione, e anche lui stesso, camminando meccanicamente lungo le strade notturne con i suoi pensieri vagabondi” scriveva Schnitzler, descrivendo l’odissea carica di erotismo che il signor Kubrick e le sue due stelle intrepide, Tom Cruise e Nicole Kidman, riportano in vita. Qui il sesso e la morte sono inestricabilmente intrecciati nella visione di un purgatorio sessuale. Il rituale, l’orgia mascherata, l’angosciante preparativo verso il mondo inconcepibile dell’elìte newyorkese.

nicole-kidman-ews-eyes-wide-shut-138527630

”La vita va avanti”, il personaggio di Sidney Pollack enuncia cinicamente tardi nel film come questa sarà l’ultima opera di un genio che ha lasciato un altro mattoncino brillantemente provocatorio in luogo del suo memorabile epitaffio.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :