"Un libro sulla vita e le opere di Bombolo? Certo che ne abbiamo bisogno. Perché non ci sarà più un altro Bombolo nel cinema italiano".
Se nel recensire questo libro non avessi avuto in animo di spendere troppe parole penso che queste frasi, tratte dall'introduzione di Marco Giusti, vero vate del cinema cosiddetto "di genere", sarebbero state sufficientemente esaurienti nel descriverne la bontà.
Libro che si avvale della collaborazione della famiglia dell'immenso Franco Lechner, la moglie Regina e i figli Alessandro, Stefania e Daniela, che ci permette di conoscere i lati domestici e privati del troppo prematuramente scomparso attore romano.
Le prime 100 pagine infatti narrano della vita del nostro da quando, nato da famiglia povera ma degnissima, si arrangiava a vivere in quel triste periodo che è stata la dittatura fascista fino al momento in cui, fattosi uomo, vendeva pentole come ambulante assieme all'inseparabile fratello Renato.
Si passa poi al fatale incontro con il registra Pier Francesco Pingitore che, vedendogli sfoggiare la sua impagabile comicità alla trattoria Picchiottino, gli lasciò il suo numero di telefono pregandolo di contattarlo con la prospettiva di fare teatro.
Sulle prime Bombolo non fece molto caso a questo invito che poi però gli cambierà la vita.
A proposito di Pingitore ecco come descrive il nostro :"Se raccontassi una barzelletta, farei ridere anch'io, ma non potrei mai essere un comico mentre, se uno apre un cassetto e ti ridere, allora quello è il vero comico naturale. Bombolo era uno dei pochi comici naturali esistenti ed aveva una faccia ed un'espressività che ti induceva subito al divertimento".
Da lì si passa ai suoi esordi al Bagaglino in compagnia di attori del calibro di Pippo Franco, Gianfranco D'Angelo, Oreste Lionello e Laura Troschel, per poi passare al cinema dove recita con attori fantastici quali Tomas Milian (che per lui spende commoventi parole), Cannavale, Montesano, Carotenuto, Montagnani nonché con quasi tutte le bellezze mozzafiato della cosiddetta commedia all'italiana di serie B.
Seguono poi le testimonianze di Martufello e della costumista Alessandra Cardini, ed il riepilogo della sua filmografia e delle apparizioni in tv ed in teatro.
Io personalmente ho impiegato soltanto due giorni per divorare questo libro ricco di aneddoti (tutti pressoché narrati in romanesco) e di memorie, e lo straconsiglio a tutti quanti coloro che, come me,sono cresciuti con il mito, perché mito è la parola più appropriata, di Franco "Venticello" Bertarelli e di tutti quanti i personaggi brillantemente interpretati dall'immenso Bombolo, perché il cinema italiano, siatene certi,non avrà mai più in altro Bombolo!
P.S.: Questo libro è già alla sua terza ristampa!!!