Mah si, voglio esagerare, due sex symbol al prezzo di uno…
Due artisti che voglio prendere ad esempio di come siano cambiate le abitudini della musica indipendente, per quanto possa ancora avere significato questo termine, ai tempi del collasso dell'industria discografica e del digital download.
In ogni caso, prima di entrare prettamente nel tema, le presentazioni di rito:
Ezra Koenig & Zach Condon
Due giovani alfieri – leader dei Vampire Weekend il primo, meglio conosciuto con il nome d'arte di Beirut il secondo – della recente tendenza, chissenefrega se indie o mainstream, di superare i confini di quella ammuffita equazione alternativo=chitarre distorte, in nome di una curiosità estranea da ogni tipo di settarismo.
La musica balcanica e le influenze world music, una volta esclusivo appannaggio di un pubblico che non si muoveva dalla tipologia di post-comunista/finto-intellettuale, risaltano in questi gruppi nella loro più genuina e trascinante vitalità, sganciate come sono dalla anacronistica retorica barricadera dei vari Modena City Ramblers o Bandabardò e dai kalashnikov di Goran Bregovic.
Ragazzi perfettamente calati nella loro realtà metropolitana, con il look Ivy League in bella evidenza, senza magliette di Che Guevara e scarpe "el naturalista", ma con la rara virtù di riuscire a guardare oltre il proprio naso, virtù che, guarda caso, gli illustri alternativi di poco sopra, non hanno mai avuto e mai sapranno neanche cosa significa.
Se non vi garbano come sex symbol, provate quantomeno ad ascoltare i loro dischi, se vi fanno cacare pure quelli, la settimana prossima vi metto Pupo e il principe...
Magazine Per Lei
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