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F1 2014 – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 05/09/2014

Cover F1 2014

PC - PS3 - Xbox 360 Pegi 3

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Codemasters

Distributore: Namco Bandai Partners

Lingua: Italiano

Giocatori: 16

Data di uscita: 17/10/2014

F1 2014 – Anteprima PS3X360PC

EUR 59,74EUR 59,74EUR 49,76

VISITA LA SCHEDA DI F1 2014

Nell’ultima giornata di luglio Codemasters ha anticipato quello che da tutti era considerato il momento più idoneo per l’annuncio del loro prossimo titolo di F1, ossia il Gamescom 2014. In realtà, dopo una iniziale confusione, lo sviluppatore inglese ha fatto un doppio annuncio, il primo riguardante F1 2014, atteso ad ottobre su PC, PlayStation 3 e Xbox 360; il secondo, riguardante il primo titolo next-gen della serie, ossia F1 2015, che giungerà ad inizio dell’anno prossimo su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Due titoli e tante perplessità le nostre, come vi spiegheremo tra poco, perché se da un lato non si può non essere contenti per l’arrivo di questo titolo motoristico sulle nuove console, in una versione tirata più a lucido – oltre al fatto che questo comporterà un lancio in concomitanza con la stagione di Formula 1 e non più a fine campionato come è avvenuto dal 2010 ad oggi – dall’altro non si può fare a meno di chiedersi a cosa serva effettivamente il prossimo F1 2014, un capitolo pensato per accontentare solo i possessori di PS3 e Xbox 360, console piuttosto in disuso e che non giustificano assolutamente una mossa commerciale di questo tipo. Anche se una mezza idea ce la siamo fatta.

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ORRENDE VETTURE SI SFIDANO A TOCCARE I 300 FACENDO MENO RUMORE POSSIBILE

La Formula 1 targata 2014 verrà ricordata negli anni per il ritorno ai motori turbo, monoposto che sembrano uscite da film horror ed accessoriate con “protesi falliche” e una serie di regolamenti che limitano, se non tanto almeno in maniera marcata, il ritmo di gara dei piloti in pista. Uno dei cambiamenti più importanti di sempre, fortemente voluto dai team stufi di veder vincere le Red Bull, gli stessi che dopo appena cinque gare – che hanno evidenziato il dominio quasi incontrastabile delle Mercedes – erano già pronti a rimettere tutto in discussione, a proporre nuovi accordi e modifiche alle norme, fin dal prossimo campionato. In verità, questa è solo parte della triste storia che ha investito la Formula 1 come sport, perché competere a certi livelli è sempre stata questione di genio nel progettare un bolide affidabile, e di stile, carattere e abilità nel portare a termine una corsa. Oggi come forse mai prima degli ultimi cinque o sei anni, si è assistito ad un graduale ridimensionamento delle abilità dei piloti, a favore di auto sempre più facili da guidare, non ci stupiamo quindi che tolti i soliti Alonso, Button, Vettel, Hamilton, questa Formula 1 sia composta da abili e giovani piloti volenterosi di farsi un nome e da tanti altri che, al contrario, non meriterebbero nemmeno un posto in tribuna. È la Formula 1 degli interessi economici e degli sponsor che spingono questo o quell’altro pilota su una monoposto, la Formula 1 che vuole rinunciare al GP di Monza perché così ha deciso un ottantaquattrenne indagato e che ha risolto ogni problema grazie al suo gonfio portafogli, pronto a prostrarsi ai piedi dei paesi del petrolio, a portare le corse in Oriente in circuiti cittadini lenti e pericolosi. Sì, i tempi cambiano, e forse è proprio questo il motivo per cui la Formula 1 trova sempre meno appassionati: la mancanza di costanza e fermezza nei regolamenti, le continue revisioni, hanno portato i team alla realizzazione di auto quasi da circo, i piloti a dosare l’acceleratore, e i pochi fortunati possessori di una monoposto ben riuscita a darsele di santa ragione dopo appena qualche giro in quel di Spa. Vero, Rosberg?

Il periodo poco appariscente di questa spenta e stanca Formula 1 è un po’ lo stesso che Codemasters vive a causa di progetti tecnici e di sviluppo appena abbozzati, e tanto dipenderà da quanto compiuto nei prossimi mesi, ma a nostro avviso sarà importante vedere cosa saranno in grado di fare con F1 2015, piuttosto che con F1 2014, che appare un titolo già vecchio, da gettare nella mischia prima del grande colpo. A detta di Codemasters, F1 2014 sarà il risultato dei cinque anni di sviluppo sulla serie e offrirà l’esperienza più accessibile possibile ai suoi fan, nel senso che integrerà al suo interno, oltre alle nuove monoposto, regole e motori turbo, quindi tracciati ufficiali e team coi piloti ufficiali, un nuovo sistema che valuterà automaticamente l’abilità del giocatore per settare la difficoltà più appropriata alla bravura mostrata in pista, che gli consentirà di competere ai suoi livelli nel campionato del mondo. Questa potrebbe essere la prima ed unica buona notizia, considerando che la serie ha sempre sofferto di un grave sbilanciamento nei livelli di difficoltà e, in generale, nell’intelligenza artificiale che governava tutti gli altri piloti in pista. Non sappiamo se tutto ciò funzionerà, ma ce lo auguriamo.

RISPARMIA IL CARBURANTE, ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO

Quello che un po’ ci stupisce è la tranquillità con cui vari esponenti del team hanno affrontato la difficile sfida di F1 2014, un titolo che può condividere coi predecessori quasi soltanto le piste. Stephen Hood, Creative Director del team, ha messo in evidenza proprio questo aspetto, ossia un anno così ricco di cambiamenti in F1 deve necessariamente portare ad un titolo pieno zeppo di nuove feature e rivisitazioni, in senso di regole, strumentazioni, campionature dei motori e relative potenze, ma anche un nuovo modo di guidare le monoposto, molto differenti rispetto alle precedenti, e tutto ciò potrebbe portare una ventata d’aria fresca a questa serie videoludica che è andata via via perdendosi negli anni, vittima delle sue stesse potenzialità, mai degnamente espresse, mai al top per dettagli, mai al top nel gioco online, o in quello offline, con la presenza di modalità spesso accessorie e molto superficiali – ultima, la tanto chiacchierata ed inutile F1 Classics – ma con qualche interessante freccia nel suo arco, che ancora tanti invidiano, tra tutte il meteo dinamico decisamente all’avanguardia. Il focus, in fase di recensione, andrà rivolto alla guidabilità delle nuove monoposto, più docili che in passato, ma sufficientemente esplosive per potenza globale generata dal motore turbo da 1600 centimetri cubici e dalla power unit con doppia alimentazione (termica ed elettrica), che in ogni caso non sono sufficienti per pareggiare il downforce dei bolidi dello scorso anno. Con sistemi del genere però, o almeno in teoria, i sorpassi dovrebbero essere di numero maggiore e bisognerà gestire saggiamente la grande coppia che si scatena nelle fasi di accelerazione brucianti; non ci aspettiamo niente che possa definirsi “simulativo”, ma comunque un sistema di guida e reazioni che si piazzino tra l’arcade e la simulazione pura, in modo da garantire fasi di guida esaltanti in ogni condizione, sull’asciutto o sul bagnato. Importante anche la gestione dell’acceleratore, e qui Codemasters ha promesso che ogni appassionato potrà sperimentare sulla propria pelle, seppur in maniera virtuale, gli effetti spesso drammatici che una cattiva gestione della valvola a farfalla possono portare. Sarà interessante capire come verranno gestite le strategie di gara, ricordiamo che andranno tenuti sott’occhio i consumi di carburante (limite massimo di 100 kg/h) e in che modo il team di sviluppo aiuterà il giocatore nelle impostazioni e nei settaggi dell’autovettura, per rispettare i limiti previsti. Presumibilmente, le impostazioni dovrebbero rimanere quelle viste già in passato, che consentono di impostare direttamente in-game, tramite D-pad, il livello di prestazione della vettura in tre settaggi preimpostati (lenta, standard e veloce), ma non essendoci notizie certe a riguardo preferiamo aspettare per valutare attentamente le intenzioni dello sviluppatore.

Non cambieranno invece le modalità online fino a 16 giocatori ed è molto probabile la conferma della poco riuscita modalità carriera cooperativa online fino a 2 utenti, mentre aleggiano grossi dubbi sulla ‘scuola per giovani piloti’, lanciata con F1 2012 e che nell’edizione passata ha perso una ghiotta occasione per rinnovarsi e ampliarsi come contenuti; di fatto, i developer hanno eseguito un banale copia/incolla che ha ben messo in risalto quanta poca sia la volontà di espandere e rendere più complete possibili le diverse modalità di gioco presenti in ognuna delle edizioni dedicate alla Formula 1, finendo così per rivelarsi superflue ed approssimative. A livello di tracciati, oltre alle conferme e alle piste che tutti conosciamo, si aggiunge il 2014 Formula 1 Russian Grand Prix collocata nel Sochi Autodrom e c’è il ritorno, dopo oltre dieci anni di assenza, del GP d’Austria; inoltre, nel Gran Premio del Bahrain le condizione di luce saranno diversificate a seconda che si tratti di prove, qualifiche o gara. Per la prima volta, proprio nell’edizione 2014, questa corsa si è tenuta in notturna, quindi le luci artificiali della gara verranno anticipate da condizioni di visibilità ottime durante le prove e le qualifiche. In ultima analisi le considerazioni sui comparti tecnici, per quanto è stato possibile osservare attraverso i tanti video gameplay rilasciati: F1 2014, probabilmente complici anche delle versioni non finali del prodotto, è apparso notevolmente peggiorato rispetto al passato. Dettagli a bordo pista contrassegnati da una qualità disarmante, texture slavate, aliasing, nemmeno le superfici asfaltate ci hanno convinto appieno, che abbiamo avuto modo di apprezzare totalmente soltanto quando umide per effetto della pioggia. Incongruenze evidenti, almeno ad un occhio molto attento, anche nella realizzazione delle monoposto. Quali? Provate ad osservare attentamente le colorazioni della  livrea della Williams Martini Racing in uno dei tanti filmati ufficiali presenti su YouTube, notate nulla di strano o particolare? Questo è quanto cerchiamo di mettere in risalto da un po’ di caratteri, ossia che questo F1 2014 non sembra proprio il titolo di Formula 1 destinato a cambiare il mondo delle corse virtuali, tanto meno a lasciare un segno indelebile nelle menti degli appassionati dei giochi racing, anche se dal punto di vista sonoro il lavoro compiuto sembrerebbe essere di spessore. Con elevate probabilità, il suo compito sarà quello di fungere da capitolo di collegamento per quello che diventerà la serie, che nel 2015 dirà addio a PS3 e X360 (finalmente) e darà il benvenuto alle nuove arrivate PS4 e XOne, ma questa è un’altra storia…

F1 2014 – Anteprima IN CONCLUSIONE
Enormi perplessità, questo è quanto F1 2014 provoca in noi al solo sentirne accennare. Un team di sviluppo in perenne affanno negli ultimi tempi, già caduto in battaglia per lo sviluppo frettoloso e nonsense di Grid 2: Autosport, successivamente con l'orrendo porting su PC di una versione remastered dell'allora glorioso Colin McRae Rally, potrebbe collezionare la terza batosta nel giro di pochi mesi. Perché se è giusta e condivisibile l'idea di far uscire un nuovo capitolo next-gen in concomitanza con la stagione 2015 di Formula 1, è altrettanto inutile – a nostro modo di vedere – presentarsi con una versione 2014 sviluppata con l'intenzione di essere un mero riempitivo per la stagione invernale, piuttosto che un capitolo di passaggio per raggiungere la perfezione su PlayStation 4 e Xbox One in un prossimo futuro; questo, anche perché arriverà solo su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 e tenterà di risvegliare la passione assopita dei possessori della old-gen, non un male assoluto in effetti, ma che in nessun modo potrà aiutare il team a migliorare la conoscenza che hanno sulle nuove e fiammanti ammiraglie di Sony e Microsoft. Inoltre, per quanto mostrato fino ad ora, F1 2014 non ci ha assolutamente convinto, nemmeno dal punto di vista grafico - pensare che lo si considerava un punto fermo imprescindibile - e in sede di recensione andrà verificato se il software presenterà e proporrà in maniera seria e funzionale tutte le nuove caratteristiche e regolamentazioni introdotte quest'anno dalla FIA, con la speranza che nulla venga lasciato al caso. Ovviamente le rassicurazioni del team di sviluppo ci sono tutte, ma chi pende – o è mai dipeso – dalle loro labbra? Come recitava un famoso slogan promozionale nato una trentina d'anni fa: "provare per credere", più chiari di così...

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