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F1 2014: dall’anno prossimo al via la “rivoluzione”

Creato il 25 novembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Le monoposto 2014 saranno lontane cugine di quelle della stagione appena conclusasi e dominata dal pilota tedesco, Vettel.

I due rivali Fernando Alondo e Sebastian Vettel (circusf1.com)

I due rivali Fernando Alondo e Sebastian Vettel (circusf1.com)

Poco tempo per le vacanze, tra 2 mesi si torna in pista. La Formula 1 chiude i battenti dopo il Mondiale 2013, che si è chiuso ieri in Brasile, ma le ferie dureranno davvero poco. Tra 63 giorni, infatti, si torna in pista per i primi test in vista del Mondiale 2014, che proporrà un’autentica rivoluzione in termini regolamentari.

Le monoposto che cominceranno a girare sul tracciato spagnolo di Jerez, a partire dal 28 gennaio, saranno lontane parenti di quelle che i piloti hanno guidato nella stagione appena terminata. Per cominciare, dovranno pesare almeno 690 kg con il pilota nell’abitacolo, quasi 50 kg in più del precedente limite minimo.

“Ci aspetta una grande sfida”, ha detto Chris Horner, team principal della Red Bull che ha archiviato la quarta doppietta iridata consecutiva, con Sebastian Vettel ancora re tra i piloti e artefice principale del trionfo della scuderia con le ali nel campionato costruttori. “Il motore sarà determinante”, ha fatto eco Helmut Marko, boss di Red Bull Motorsport. ”La prima sfida vera – precisa – sarà garantire l’affidabilità dei propulsori”. I motori V8 da 2,4 litri sono andati in pensione dopo la gara andata in scena ieri a Interlagos. Le monoposto 2014 saranno spinte dai V6 turbo che peseranno nel complesso 145 kg, 50 in più rispetto agli “antenati”.

Ai quasi 640 cavalli “d’ordinanza” si aggiungeranno i 160 che il Kers, il sistema di recupero dell’energia cinetica, fornirà per quasi 33 secondi. “Lo useremo nelle qualifiche, in gara, per superare, per difenderci, per ottenere il giro veloce”, ha anticipato Ron White, responsabile dello sviluppo dei motori Renault.

Mercedes e Ferrari, sulla carta, hanno il vantaggio di poter costruire e sviluppare autonomamente i propulsori. “E’ un fattore significativo”, ha osservato Ross Brawn, team principal delle Frecce d’argento. I motori non saranno l’unica novità nel Mondiale 2014. Avranno, però, un ruolo più rilevante rispetto al recente passato. “Bisognerà costruire monoposto veloci e allo stesso tempo affidabili”, ha detto Monisha Kaltenborn, numero 1 della Sauber, evidenziando l’impegno particolarmente probante per i team medio-piccoli. Per trovare la quadratura del cerchio, “bisognerà tener conto delle gomme e del consumo di carburante”, altro elemento destinato a lasciare il segno su progetti e strategie.

Ogni monoposto potrà imbarcare 100 kg di carburante per ciascuna gara dal semaforo verde alla bandiera a scacchi, 35 in meno rispetto agli standard del 2013. I progettisti dovranno anche tener conto delle nuove misure imposte dalle norme: il “muso” delle monoposto, prive di qualsiasi scalino, non dovrà essere più alto di 18,5 cm. L’ala anteriore sarà più stretta (da 180 a 165 cm).

Il 2014, poi, sarà caratterizzato dal ritorno dei test e dall’introduzione della patente a punti per i piloti. Saranno consentite 4 sessioni di collaudi, di 2 giorni ciascuna, durante il Mondiale. Le prove si svolgeranno su tracciati europei nelle giornate di martedì e mercoledì, dopo il Gp, per limitare le spese extra a carico dei team.Le date definitive verranno indicate solo dopo la compilazione definitiva del calendario, ma sono ‘favorite’ le settimane successive al Gp di Spagna, di Gran Bretagna, di Ungheria e di Italia.

Guai a commettere disastri in gara: il nuovo “penalty point system” rischia di costare caro. Se un pilota accumula più di 12 punti di penalità, verrà automaticamente escluso dalla gara successiva al superamento della soglia. Il curriculum verrà “ripulito” solo dopo 12 mesi. Le sanzioni, variabili tra 1 e 3 punti, verranno comminate in base alla gravità delle violazioni commesse.

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