17 febbraio 2014 – Adrian Newey ammette pubblicamente, per la prima volta, di avere delle responsabilità in merito ai problemi di surriscaldamento patiti dalla RB10.
A Jerez il progettista inglese si era scagliato contro i responsabili della Renault, alcuni riferirono anche di un alterco avuto con Rob White, il responsabile del progetto motori della casa francese, proprio perché riteneva che il fornitore dei motori fosse l’unico responsabile dei guai riscontrati in pista.
Newey ha accettato parte delle responsabilità, anche se ha sottolineato che motore turbo V6 della Renault è particolarmente esigente in termini di raffreddamento.
“Sembrerebbe che tutto abbia avuto origine, a seguito di un “packaging aggressivo” , ma dovevamo prenderci qualche rischio per cercare di ridurre i danni aerodinamici che il grande bisogno di raffreddamento del motore avrebbe creato. La Renault sembra avere una grande necessità di raffreddamento.”
Poi Newey ha continuato parlando delle grosse difficoltà che stanno trovando tutti gli ingegneri dei vari team nel conciliare il grande bisogno di raffreddamento del motore con una certa cura dell’aerodinamica. Di fatto la quantità d’aria che viene richiesta quest’anno è sicuramente maggiore, oltre infatti all’aria che deve utilizzata per il sistema di sovralimentazione, occorre un’altra grossa quantità d’aria per il raffreddamento di tutele parti elettriche. “…significa che la zona del radiatore è auto circa il doppio dello scorso anno con il V8, Quindi, cercare confezionare il tutto, senza compromettere troppo l’aerodinamica è una sfida difficile.”
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