Simone CorradengoF1Sport.it
17 marzo 2014 – Nuova stagione, nuova F1, nuova vita e soprattutto nuovi volti. Questa stagione incerta e piena di sorprese potrebbe essere quella degli outsider.
In seguito alla gara di ieri, è tempo di lasciare spazio a chi ha stupito o a chi si è confermato ancora una volta il miglior outsider del weekend. Tanti i nomi dei piloti che hanno ben figurato alla prima uscita stagionale ma, limitandosi alla Top10, la cerchia dei migliori outsider del Gp d’Australia si restringe a Valtteri Bottas, Daniil Kvyat e ancora una volta Nico Hulkenberg. Tre gare portate a termine in maniera diversa ma legate tutte dalla zona punti, obiettivo principale.
Valtteri Bottas. L’uomo chiamato rimonta, l’uomo della rinascita Williams. Una gara magistrale quella della finlandese, prima mette pressione a Fernando Alonso, successivamente tocca il muro danneggiando la posteriore destra ed infine rimonta dalle retrovie fino al sesto posto. Una rimonta a suon di sorpassi che proiettano la Williams ai piani alti della griglia ancora una volta. In una mattinata corsaiola piena di sbadigli, l’unico mattatore è proprio il finlandese che apre un ciclo Williams Martini Racing che sembra già destinato a ottimi risultati. Probabilmente anche Felipe Massa avrebbe potuto lottare ai piani alti senza il tiro a segno di Kobayashi alla prima curva.
Daniil Kvyat. La prima gara in F1 in assoluto per il russo ed il primo piazzamento in zona punti. Meglio di così non poteva cominciare. La Toro Rosso volava già durante le qualifiche, il giovane Daniil non ha deluso centrando in primis una Top10 difficile da mantere e i primi punti iridati. Con il non posto finale, Kvyat entra nella storia come più giovane pilota ad andare a punti nella storia della F1. Di fatto soffia il record a Vettel (Seb andò a punti ad Indy 2007 per la prima volta in carriera). Difficile dire e prevedere se questa Toro Rosso continuerà ad essere da Top 10 (Vergne 8°), difficile prevedere se Daniil continuerà su questa strada senza fare errori. Per oggi lo scena è tutta sua.
Nico Hulkenberg. Per il tedesco non c’è nulla di nuovo, Nico è un veterano della categoria outsider fin dai tempi del primo anno in Force India. Hulk meriterebbe di essere fra i protagonisti magari con una macchina migliore, senza nulla togliere alla buonissima Force India, e magari avrebbe meritato quella tuta rossa tanto ambita e tanto annuncita già a metà mondiale 2013. Settimo posto finale che vale un buon inzio di stagione. Continuando su questa strada, Nico punterà al sedile di qualche Top Team, dopo ormai tre stagioni da titolare, una pole position e tante buon cose dimostrate, sembra ormai pronto.
F1 | Best Outsider. Bottas vola, Kvyat nella storia, bene HulkenbergF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi