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F1 | Dal panico alla speranza, Domenicali: “Ferrari solida”

Da Tony77g @antoniogranato

Antonino RendinaF1Sport.it

Maranello 2 febbraio 2014 – Con le parole di Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, facciamo il punto della situazione sulla F14 T dopo la prima tornata di test invernali.

Kimi Raikkonen
La paura della presentazione spazzata via a Jerez con il più classico sospiro di sollievo. Stefano Domenicali aveva detto: “La cosa fondamentale è non farci prendere dal panico se dovessimo avere qualche problema di gioventù”.

Una dichiarazione che aveva allarmato qualcuno, pronto magari a vedere una Ferrari zoppicante e piena zeppa di problemi meccanici in quel di Jerez. E invece la Rossa, a differenza della Red Bull, è andata a braccetto con le colleghe Mercedes, accumulando giri su giri (più di cento l’ultimo giorno con Alonso!) con pochissimi problemi di affidabilità (solo due stop precauzionali).

Dal “niente panico” del Dom, si è passati alla speranza di vedere finalmente una Ferrari che ha imbroccato il progetto. Potrebbe farsi sentire il vantaggio di essere telaista e motorista, con l’integrazione di tutte le parti perfettamente attuata.

Una “base solida su cui lavorare” l’ha definita Domenicali, team principal con i piedi per terra dopo un lustro di delusioni. Eppure dalle parole del gran capo GeS traspare un cauto ottimismo che fa ben sperare:

“Quelli di Jerez sono stati quattro giorni molto impegnativi, ma fondamentali per il lavoro che sarà fatto nei prossimi giorni a Maranello. I parametri tecnici della F14 T, cosi come i riscontri aerodinamici verificati in pista, rientrano nelle nostre aspettative e ci offrono una solida base di partenza che ora dovremo continuare a sfruttare al meglio. A Jerez abbiamo concentrato i nostri sforzi principali sulla messa a punto dei nuovi sistemi con l’obiettivo di garantirci il miglior funzionamento possibile di tutti i componenti che formano il nuovo power unit. Mi ha fatto anche molto piacere constatare – anche se non ce n’era bisogno – di come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen siano entrati in sintonia e di come abbiano già dato importanti indicazioni per lo sviluppo della macchina”.

Guai però a parlare di prestazioni: “Non possiamo valutare le prestazioni in questo momento, ne quelle della F14 T e ne tantomeno quelle dei nostri avversari. L’importante è stato riuscire a completare il maggior numero di giri per avere a disposizione i dati che servono ai nostri ingegneri. È prematuro fare valutazioni precise ma ciò che conta di più è avere le idee chiare sulle attività da svolgere e la direzione da prendere per arrivare a Melbourne nella miglior condizione possibile”.

Ed  è proprio in questa chiosa che può leggersi il cambio di rotta della Ferrari. Idee chiare per lo sviluppo della F14 T. Frutto del lavoro di una equipe di tecnici di alto livello guidata da James Allison, di una galleria del vento finalmente funzionante e di ruoli nel team precisi e non più dispersivi. Presto per affermarlo con certezza, ma i presupposti per vedere una Ferrari degna di tale nome ci sono davvero tutti.

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