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F1 | Ecclestone propone un rivoluzionario sistema di punteggio

Da Tony77g @antoniogranato

F1Sport.it

09 novembre 2013 – Bernie Ecclestone sta portando avanti una nuova idea, rivoluzionaria, di assegnazione del punteggio ad ogni appuntamento iridato.

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Vettel-Ecclestone_GP_Brasile_2012
Bernie Ecclestone, 83 anni, è un vulcano di idee. Da patron commerciale dell’intero mondo della F1 è il suo ruolo quello di stare al passo coi tempi e di rendere la F1 sempre più intrigante e spettacolare agli occhi del grande pubblico. Ecco, quindi, l’ennesima, a tratti folle, nuova idea per l’assegnazione dei punteggi per i piloti e le squadre del circus i quali si ispirerebbero nientemeno che ad un altro sport: il tennis.

Come riporta la testata francese TomorrowNewsF1, cosi come avviene nel circuito tennistico ATP World Tour, la F1 potrebbe avere un sistema di assegnazione di punteggi molto più complesso di quello attuale che vedrà l’assegnazione di un numero variabile di punti a seconda che l’evento sia, o no, un classico del calendario.

Spiegamoci meglio: per i circuiti storici quali Monaco, Inghilterra, Germania, Italia e Belgio, il nuovo sistema prevederebbe l’assegnazione del doppio dei punti attuali per ciascuno dei primi dieci classificati e cioè: 50 punti al vincitore, 36, 30, 24, 20, 16, 12 , 8, 4 e 2 ai i nove seguenti.

Gli altri appuntamenti iridati (prendiamo come riferimento quelli dell’attuale calendario) quali Australia, Malesia, Cina, Bahrein, Spagna, Canada, Europa, Ungheria, Singapore, Giappone, Corea, India, Abu Dhabi e Stati Uniti, manterrebbero l’attuale sistema di punteggio, cioè: 25 punti al vincitore, poi a scalare per gli altri nove (18 , 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2 e 1).

Ma non è tutto. Al fine di evitare mondiali decisi troppo in anticipo (vedi Vettel quest’anno o nel 2011), ci sarebbe anche una grande novità per l’appuntamento finale del mondiale (ovunque esso si corra) che, di fatto, assegnerebbe il quadruplo dei punti di un Gran Premio normale e cioè: 100 punti al vincitore, 72, 60, 48, 40, 32, 24, 16, 8 e 4 ai nove classificati seguenti.

Un paio di curiosità: se il sistema di punteggio fosse stato già in atto dal 2010, avremmo avuto un Vettel ugualmente campione nel 2010 e 2011, Alonso campione nel 2012 mentre il campionato 2013, attualmente nelle sue fasi finali, sarebbe stato ancora ben lungi dall’essere deciso.

Ad Ecclestone le idee per ravvivare l’interesse degli appassionati di tutto il mondo verso la F1 di certo non mancano e quest’ultima verrà valutata dagli organi di competenza nei prossimi mesi. E’ fuori discussione, però, che i contratti con le location ove l’attribuzione dei punteggi è raddoppiata o quadruplicata andrebbe ridiscusso, ovviamente al rialzo per Mr.E.

 

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