17 febbraio 2014 – Tra due giorni scatterà la seconda sessione ufficiale di test pre-stagionali. Tanti gli interrogativi degli appassionati e degli addetti ai lavori.

Il test di Jerez, all’apparenza, non ha quasi per nulla soddisfatto gli interrogativi a cui ogni team cercava di dare risposta. Al contrario sono apparsi tanti dubbi ed incertezze a cui si cercherà di porre rimedio già nelle prove del piccolo stato mediorientale.
Quello che, lato nostro, è apparso abbastanza evidente, è riassumibile in cinque punti:
- Nessun riferimento cronometrico è stato in alcun modo significativo a Jerez. I migliori tempi di Raikkonen o le prestazioni di Magnussen sono da prendere con le molle. Probabile che verso venerdì o sabato, qualche team più audace possa scendere in pista con poco quantitativo di carburante e pneumatici da prestazione pura. Il fine sarà quello di capire, all’atto pratico, quanto effettivamente la monoposto riesce a dare in prestazione
- A Jerez la Ferrari si è fermata un paio di volte per problemi apparentemente futili. Gli oltre mille chilometri percorsi dalla nuova F14-T fanno ben sperare ma nel deserto il team di Maranello vorrà dare una risposta definitiva alla già buona affidabilità della nuova monoposto. I tempi, invece, sono tutti ancora da dimostrare. Cosi come anche quella voce che sta girando nel paddock negli ultimi tempi secondo la quale il nuovo V6 di Maranello riesca a consumare meno degli altri.
- Il V6 Mercedes va come il vento. Le prestazioni buone – ma sempre da prendere con le dovute cautele – dei quattro team motorizzati da Stoccarda ci sono eccome. Quello che però mette di buonumore il motorista tedesco è la grande affidabilità delle sue nuove power-unit. Possibile quindi che il duo Hamilton-Rosberg, in primis, sfrutti la nuova sessione di test per dare l’assetto base definitivo alla W05 e concentrarsi, quindi, sul fronte pneumatici (punto dolente della precedente W04, n.d.r.) con long-run e test di prestazione pura .
- I motorizzati Renault non navigano in acque tranquille, questo lo vedrebbe anche un bambino. La nuova unità transalpina produce tanto calore, difficilmente smaltibile. Niente di irrisolvibile, sia chiaro, ma di sicuro i campanelli di allarme nei team aventi motore francese ci sono eccome. La Red Bull, che pare soffrirne più degli altri a causa della conformità della monoposto, non è arrivata neanche a 100 km di test a Jerez. Sono indietro, e questo è un dato di fatto. Di quanto, però, ancora non si sa. C’è bisogno di affidabilità, prima ancora che della prestazione, quindi questo test sarà atto a ciò che hanno già fatto tutti gli altri team a Jerez.
- Anche la Williams sembra essere messa bene. Da capire quanto. Il nuovo vigore di Massa, visto in Spagna, sembra dare entusiasmo a tutto l’ambiente di Grove. E chissà che non vedremo già tra qualche giorno la nuova livrea Martini del team di Frank Williams.
- Vedremo finalmente la nuova Lotus-Renault, altro team avvolto dal mistero. Un muso molto particolare e tanti proclami positivi su Twitter e tra i media ma la risposta, finalmente, la darà la pista. E forse qualche sorpresa può arrivare proprio da Enstone.
E chissà, poi, di cosa si parlerà alla fine del test, sabato sera…
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