30 novembre 2015 – Quello di Abu Dhabi si conferma un GP ostico per la Ferrari. Arrivati negli Emirati per tentare il colpaccio gli uomini in rosso rimediano solo il terzo posto di Raikkonen. Bella rimonta di Vettel che chiude quarto, si chiude un’annata positiva con la consapevolezza che per vincere servirà più impegno in ogni area.
Al via Kimi Raikkonen si difende bene dall’attacco di Sergio Perez che con la sua Force India rappresenta la sorpresa delle qualifiche. Per il Ferrarista l’obbiettivo minimo era mantenere la terza posizione portando al box la macchina sana regalando così alla Ferrari un podio utile a finire la stagione dignitosamente, obiettivo centrato. La sua gara non difficile e priva di emozioni. A parte il timido assalto di Perez nelle battute iniziali il GP a Kimi non riserva né sorprese né lotte.
Raikkonen centra così l’80esimo podio in carriera, un risultato importante. Resta il fatto che la sua stagione non può essere considerata del tutto positiva. Ancora una volta esce pesantemente ridimensionato dal confronto con il compagno di squadra, alternando buone prestazioni a black out inspiegabili e imperdonabili per un pilota Ferrari. Consola il fatto che Bottas, l’alternativa che si era presa in considerazione a metà stagione, ha concluso l’anno peggio che il connazionale. La verità è che un’ alternativa valida Raikkonen ora non c’è. Non resta che sperare per un 2016 migliore.
Vettel, scattato 16° a causa di una grave mancanza del team al sabato nella Q1, con esperienza e un po’ di fortuna sta alla larga dai guai e rimonta fono al quarto posto. Al via evita in contatto tra Alonso e Maldonando, poco dopo evita per un soffio la collisione con un Verstappen questa volta un po’ sopra le righe. Sorprende verso metà gara quando, con una strategia diversa da quella di Raikkonen, quasi accosta per far passare il compagno. L’episodio merita di essere sottolineato. Vettel dimostra di essere davvero un leader, un uomo squadra straordinario con una capacità non comune di leggere le situazioni di gara correttamente dal proprio abitacolo. Anche per lui la rimonta fino al 4 posto non è poi così proibitiva, la concorrenza era davvero in disarmo.
La Ferrari chiude una stagione positiva, andata forse oltre le più rosee aspettative, dove riceve anche il premio per la migliore pit-crew dell’anno. La gara di Abu Dhabi resta però una piccola macchia. Le velleità della rossa erano alla vigilia ben chiare, se non si poteva vincere si doveva mettere in difficoltà le Mercedes. Da quel punto di vista è andata davvero male a causa di un autogol al sabato assolutamente clamoroso. Uscire al primo taglio delle qualifiche è stato un delitto che ha levato alla Ferrari di Vettel ogni speranza di successo. Fosse capitata una cosa del genere in un contesto in cui si fosse lottato per il titolo sarebbe stata un’altra tragedia strategica come quella del 2010 sempre ad Abu Dhabi. Per fortuna non c’era nulla in palio. L’anno è stato ottimo ma per ambire al mondiale nel 2016 per questi errori non ci dovrà più esser spazio.F1 Ferrari, Abu Dhabi non è mai vera gioiaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi