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F1 | Ferrari F138: dimensioni minime, temperature massime

Da Tony77g @antoniogranato

Jerez, 7 febbraio 2013 – Sin dalla presentazione la nuova Ferrari F138 aveva impressionato per il gran lavoro di riduzione degli ingombri fatto nella zona posteriore della vettura. Sia la gran cura dei particolari, segno di un gran lavoro al CFD ed in galleria del vento, la rastremazione delle pance, la migliorata architettura delle sospensioni posteriori, la minutirizzazione del cambio e la ridotta zona “coca-cola” avevano sorpreso per i risultati raggiunti. Molti avevano detto che il risultato ottenuto fosse quasi simile a quello del posteriore della Red Bull.

In questa foto che vi mostriamo, vogliamo farvi vedere come, forse, il lavoro svolto dalla squadra di tecnici ed ingegneri guidata da Tombazis, abbia addirittura fatto meglio di quanto Adrian Newey e la sua squadra sia riuscito a fare fino ad oggi.

comparazione posteriore ferrari red bull

Nella foto è evidenziata con la linea verde il profilo delle pance della Ferrari F138, con la linea rossa il profilo della Red Bull RB9. E’ evidente come le pance della monoposto italiana siano più ridotte nell’ingombro e lasciando più spazio libero nella zona in cui devono poi essere gestiti i gas di scarico ad effetto Coanda.

Anche all’interno delle pance sappiamo infatti che è stato fatto un gran lavoro, riducendo gli spazi al minimo e riorganizzando la sistemazione dei radiatori e dei condotti interni. Come gli spazi all’interno delle pance siano stati ridotti veramente al minimo possiamo vederlo in questa [foto].

Questo spiegherebbe anche i problemi di surriscaldamento che la Ferrari sta avendo in questi giorni. L‘aver ridotto così tanto gli spazi all’interno delle pance è possibile abbia generato dei problemi di smaltimento del calore ed il conseguente innalzamento delle temperature interne. Il classico rovescio della medaglia…

Ora bisogna vedere se tutto questo lavoro, che vi abbiamo descritto e che esteticamente ha positivamente impressionato tutti gli addetti ai lavori, sarà efficace in pista. Solo dal riscontro cronometrico potremmo sapere se tutto questo lavoro pagherà oppure no.

Twitter: @antoniogranato

Twitter: @f1sportit


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