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F1 Ferrari: Un’estate bollente.

Da Tony77g @antoniogranato

Alessandro FranceseF1Sport.it

17 luglio 2015 – A Maranello è un estate bollente non solo per l’eccessivo caldo che sta caratterizzando questi giorni. La SF-15T pare arenata nelle prestazioni, il futuro del progettista James Allison non sembra più certo, quello di Raikkonen forse è già deciso. La stagione è ormai persa, servirebbe una fiammata per ridare entusiasmo ad una squadra partita sì bene, ma ora in netta difficoltà.

Allarme rosso

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Metà stagione ed è già tempo di bilanci. Dopo la Malesia ci si era illusi che la Ferrari fosse guarita, magari non così bene da poter vincere ancora , ma almeno abbastanza da tornare a dire la sua nel mondiale di Formula 1. Pochi mesi e si è tornati alla normalità. Normalità negativa purtroppo. Oramai da diverse stagioni gli aggiornamenti tecnici alla monoposto non funzionano e non danno mai i risultati che la galleria del vento promette. Senza parlare poi dell’unità motrice, mai  potente come quello della concorrenza tedesca. A Budapest se la Ferrari non riuscirà ad ottenere un risultato positivo, la crisi oggi classificabile come “maretta”, potrebbe portare nuovamente a conseguenze oggi imprevedibili.

Concorrenza.

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E’ vero che i risultati fino ad oggi sono stati migliori del 2014 ma è altrettanto vero che per la rossa fare peggio o come lo scorso anno sarebbe davvero stato impossibile. Sono arrivati i podi e una vittoria ma se analizziamo bene i valori in campo, vediamo che Mercedes a parte, di rivali fino a Silverstone – dove è spuntata la Williams- per la Ferrari non ce ne sono stati. Dove sarebbe la rossa se la Honda non avesse clamorosamente “toppato” il motore, se la Red Bull non si trovasse in una situazione così difficile e anomala per un Team quattro volte iridato? Se la Williams si confermasse anche a Budapest ( difficile perché serve molto carico ma non impossibile) e nelle piste a basso carico come SPA e Monza dove si troverà la Ferrari a fine settembre, sarà in grado di reagire? Deve. Il vero valore di questa monoposto sarà espresso dalle  prossime tre quattro gare che saranno importantissime anche per ipotizzare l’organico della prossima stagione. Dopo un inizio Brillante ora nessuno è sicuro del proprio posto.

Piloti e continuità tecnica.

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A parere di chi scrive a Maranello bisognerebbe provare a dare continuità al lavoro in corso. Raikkonen autore di prestazioni ultimamente opache dovrebbe correre con più serenità senza doversi per forza riguadagnare il posto ad ogni GP. Con lui questo atteggiamento non ha funzionato. Portato sugli allori dopo le prime prestazioni ora pare scaricato, soprattutto mediaticamente, cosa che un team così importante non dovrebbe fare pubblicamente.  Sostituirlo non sarà facile, di piloti in grado di fare la sua parte in giro non ce ne sono, tanto vale allora scommettere su un giovane ma con quali garanzie? Sarebbe più facile tentare un recupero del finnico ed arrivare alla fine del contratto in essere ancora per una sola stagione. La Ferrari però pare aver già deciso. Il sostituto di Kimi sarà il driver della Williams Vlatteri Bottas almeno secondo indiscrezioni del “Corriere dello Sport”.
Valtteri Bottas
L’ennesimo cambio pilota non sarà la panacea di tutti i mali. Bottas al momento in Williams se la gioca con Felipe Massa, uno che dalla Ferrari è stato allontanato perchè considerato troppo lento, prova che i problemi non sono i piloti nè gli uomini in squadra ma qualcosa che riguarda gli sviluppi e la struttura sportiva mai in grado dal 2009 – escluso qualche sprazzo dei primi anni di Alonso- di competere per il titolo.Intanto Marchionne offrendo i motori Ferrari alla Red Bull ha provato a ricevere in cambio Ricciardo trovando sicuramente il veto di Vettel.  James Allison, che non ha ancora rinnovato il proprio contratto in scadenza a luglio 2016, arrivato a metà  stagione 2013 ha reso migliore una monoposto pessima  evolvendola nella SF 15T. Un eventuale cambio in quel ruolo sarebbe come ripartire da un foglio bianco. La Ferrari di oggi non ne ha bisogno.  In Ferrari si stanno nuovamente proponendo diverse correnti di pensiero, alla fine dell’anno si tireranno le somme. Nessuno si senta al sicuro. Ma è la strada giusta?

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