25 agosto 2014 – Il GP del Belgio ha visto la F1 tornare in pista dopo il mese di stop forzato e le ferie estive. Mai ritorno poteva essere più caldo, con tanti episodi in pista e fuori dalla pista. Mercedes protagonista assoluta del weekend delle Ardenne ma questa volta non per il risultato sportivo. Ricciardo è una fantastica conferma; Raikkonen ha riabbracciato alla grande la sua Spa.
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TOP
L’abbraccio tra Kimi Raikkonen e la sua Spa: Leo Turrini sostiene che se tutto il mondiale si corresse sulla pista di Spa, Kimi Raikkonen sarebbe tranquillamente in lotta per il titolo. Magari è vero, magari no. Ad ogni modo Raikkonen è il pilota in attività col maggior numero di successi sulla fantastica pista delle Ardenne, e questo dato qualcosa vorrà pur dire. In una stagione decisamente sotto le aspettative, dopo la pausa estiva il finnico si esalta e da la paga al compagno di squadra Alonso per la prima volta nella stagione. Lottare per il podio, con le caratteristiche di questa Ferrari, è davvero dura, specialmente su un tracciato dalle caratteristiche di Spa. Lui ci ha provato ma a dieci tornate dal termine ha dovuto alzare bandiera bianca. I Mercedes ne avevano veramente di più.
Ricciardo e il numero 50: quel numero 50 ha impattato due volte con l’australiano della Red Bull nel medesimo weekend. Vittoria nr. 50 per la Red Bull in F1, cosi come 50 sono i secondi inflitti al compagno di squadra alla bandiera a scacchi. A parte il gioco di numeri, Ricciardo si sta rivelando un mastino, un animale da corsa di razza pura, uno che merita di essere in un top-team come la Red Bull. L’australiano, del resto, aveva già dimostrato doti e qualità nelle categorie inferiori ma vincere a Spa è roba per pochi. Ancora per meno eletti è questo distacco netto, imponente, al quattro-volte campione del mondo e compagno di squadra, Sebastian Vettel. Roba da numeri 1 (sul musetto della vettura).

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FLOP

La manovra di Magnussen: la maniera “coatta” con la quale il danese ha spinto fuori pista Fernando Alonso a 320 km/h ha del discutibile. E’ ovvio che la F1 non è propriamente come un club di signore che conversano davanti ad un the, però quella manovra è risultata alquanto pericolosa, considerato il fatto che ci troviamo a Spa e nel punto più veloce di tutti. Buttare fuori in maniera cosi violenta un tuo collega facendogli, di fatto, rischiare un bel po’ non è molto carino. Peccato perchè l’estenuante difesa del danese, durante le varie fasi di gara, è stata encomiabile, ed aveva dimostrato di avere grinta e carattere da vendere nonostante la sua giovane età. Questa manovra, però, non gliela si può perdonare (e non gliel’ha perdonata neanche la FIA).
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