12 novembre 2015 -La penultima gara del mondiale si corre sul circuito di Interlagos in Brasile. Il tracciato sorge in una zona fra due bacini artificiali ed è caratterizzato da alcuni sali e scendi che rendono il tracciato molto divertente e amato dai piloti.
Dopo il corto rettifilo iniziale, si ha subito la chicane Senna, una S in discesa molto tecnica e difficile da affrontare perché le pendenze non aiutano ad avere un buon grip sull’asfalto. La curva Senna immette immediatamente nella curva do Sol, che è una lunga e veloce svolta a destra che sfocia nel più lungo rettilineo del tracciato, Il recta Opposta.Alla fine di questo rettifilo si ha una curva ad angolo retto verso sinistra e subito un’altra, molto più ampia, ma sempre a sinistra. Dopo la successiva fase di accelerazione, si hanno tre svolte a destra che immettono nella parte più tortuosa del tracciato. Questa parte più lenta è composta da due tornati e altre due curve lente a sinistra, la cui ultima è la famosa Juncao. Dopo lo Juncao si ha una lunghissima parte di accelerazione che curva leggermente verso sinistra. Qui si cerca di portare fuori velocità per immettersi nuovamente nel rettilineo iniziale.
Il circuito di Interlagos è un circuito composto da molte curve veloci come la curva do Sol e tutta l’ultima parte che viene percorsa in pieno, perciò serve un vettura bilanciata e veloce in questi tratti. Serve un po’ meno la trazione perché non ci sono molte curve lente. Per questi motivi oltre alle Mercedes e alle Ferrari vedo bene le Red Bull che porteranno in Brasile il nuovo motore Renault (http://www.f1sport.it/2015/11/06/f1-renault-nuova-pu-ad-interlagos/) e forse accorceranno il gap con le rivali.
Le gomme sono abbastanza stressate in questo circuito visto l’alto numero di curve veloci, perciò la Pirelli ha scelto di portare le mescole Medium e Soft. L’incognità più grande invece sarà il meteo che a Interlagos è spesso un fattore e potrebbe esserlo anche quest’anno.
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